Firenze, 22 novembre 2022 - Ha ribadito di non aver ucciso i futuri suoceri e ha ammesso il retroscena nascosto: Elona aveva partorito due bambini prima dell'aborto del 27 ottobre 2015. E' quanto emerso stamattina nel processo alla donna accusata di duplice omicidio volontario durante l'esame dell'imputata davanti alla Corte d'assise di Firenze, durato 7 ore.
Nell'aula bunker di Firenze Elona Kalesha, la 38enne albanese accusata di aver assassinato i genitori del suo ex fidanzato Taulant, Shpetim e Teuta Pasho parla per la prima volta. Nel dicembre del 2020, i resti dei coniugi, brutalmente smembrati, furono rinvenuti dentro alcune valigie gettate in un campo sottostante la superstrada Fi-Pi-Li, adiacente al carcere di Solliciano, dove il figlio si trovava detenuto. La scomparsa dei Pasho risaliva a ben 5 anni prima della macabra scoperta, precisamente a novembre 2015. Ma nessuno aveva saputo dare una risposta a quell'assenza.
Quella di oggi é stata una deposizione animata: l'imputata è stata più volte richiamata alla calma, anche dai suoi stessi difensori, gli avvocati Antonio D'Orzi e Federico Febbo. Kalesha ha risposto a tutte le domande del Pubblico Ministero fornendo la propria versione dei fatti e non preoccupandosi troppo di nascondere il proprio disappunto rispetto al processo in corso indirizzando addirittura un "gestaccio" nei confronti del magistrato inquirente, Ornella Galeotti, che ha messo a verbale l'evento.
Durante la deposizione é emerso che l'imputata rispettivamente nel 2011 e 2012 rimase incinta, lei sostiene di Pasho. L'ex, presente in aula, è detenuto per altra causa. L'ex fidanzato è apparso visibilmente contrariato dalle dichiarazioni della donna e secondo quanto riferito in aula dal pm, Taulant sarebbe stato a conoscenza soltanto di una delle due gravidanze di Kalesha.
Poi Elona è tornata a parlare della maternità del 2015, interrotta nei giorni antecedenti la scarcerazione dell'ex fidanzato, avvenuta il 2 novembre 2015 e soprattutto 5 giorni prima della scomparsa dei coniugi Pasho, datata il primo novembre dello stesso anno.
Kalesha ha spiegato che il concepimento avvenne in un'area nascosta del cortile del carcere di Sollicciano, quando Taulant si trovava detenuto. Nel corso di uno dei colloqui, stando alle parole della donna, i due ex fidanzati si sarebbero appartati in una zona esterna dell'istituto penitenziario, dove in quel momento erano assenti i controlli. Si torna in aula martedì prossimo - 29 novembre - per la seconda parte dell'esame di Elona.
I coniugi Pasho
Gabriele Manfrin