Si trova ricoverata in terapia intensiva e in prognosi riservata, la giovane di 26 anni che domenica pomeriggio a Borgo è caduta da una finestra mentre stava pulendo un avvolgibile, sfondando il tetto del capannone sottostante. Per raccontare l’accaduto, sarà utile fare un passo indietro alle 17 di domenica pomeriggio. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, la donna stava pulendo uno degli avvolgibili della sua abitazione posta al primo piano nella zona artigianale delle Fornaci, a poche centinaia di metri dal centro di Borgo San Lorenzo.
Si tratta di un’area dove numerose capannoni industriali sono stati edificati insieme ad abitazioni, alcune delle quali poste al piano superiore dei siti artigianali. Forse per raggiungere un punto più lontano da pulire, forse per un movimento brusco, ha perso l’equilibrio ed è precipitata in basso, sfondando il tetto del capannone sottostante, adibito a ricovero dei mezzi della Pubblica Assistenza.
Un volo, hanno poi ricostruito i soccorritori, di ben cinque metri, finito su uno dei veicoli dell’associazione, che si trovava parcheggiato all’interno della rimessa. Naturalmente, sia per le urla sia per il rumore, che hanno squarciato la domenica pomeriggio, è scattato immediatamente l’allarme, e dal numero unico 112 hanno fatto convergere sul posto i soccorsi sanitari, i vigili del fuoco, e anche i carabinieri. La scena, stando alle prime testimonianze, si è presentata subito drammatica, i soccorsi sono arrivati quindi in codice rosso, e allo stesso tempo è stato allertato l’elisoccorso Pegaso. Quando i primi soccorritori hanno raggiunto la donna all’interno del capannone, l’hanno immediatamente stabilizzata, e si è poi optato per il trasporto in ambulanza al Pronto Soccorso del vicino ospedale di Borgo San Lorenzo, dove le sono stati riscontrati naturalmente vari traumi. Passata per lei la prima nottata, ieri mattina, si è delineato il quadro clinico in tutta la sua severità, e la donna era ancora ricoverata in terapia intensiva e in prognosi riservata a causa di problemi polmonari dovuti alla rottura delle costole.
Nicola Di Renzone