
Cafaggiolo, comitato all’attacco: "Cancellato il progetto per il tunnel"
Dov’è finita la galleria della nuova strada di Cafaggiolo, progettata per diminuire l’impatto ambientale del passaggio nei pressi del borgo di San Giusto a Fortuna, nel comune di Scarperia e San Piero a Sieve? Il progetto presentato è stato cambiato, e ora il "Comitato di San Giusto basso" è sul piede di guerra. Si tratta di una strada importante, la variante alla SS 65 della Futa. Se ne discute da anni, richiesta ormai oltre dieci anni fa da Alfredo Lowenstein, il proprietario della villa medicea di Cagaggiolo, in quanto l’attuale, trafficatissimo tracciato, taglia in due la tenuta dove è previsto un mega-intervento turistico e sportivo, da 500 milioni di euro, e passa proprio davanti alla grande villa. "Va spostata", fu subito la richiesta, ma non è stato facile definire il tracciato. Alla fine tutto sembrava a posto, e l’Anas, caso raro, aveva consentito alla proprietà di realizzare direttamente la nuova arteria, ovviamente sotto la propria supervisione. Noi – dice Alessandro Cammilli del Comitato - ci siamo sempre rapportati con spirito collaborativo. Ma il progetto presentato si delinea come uno scempio paesaggistico, e ci tuteleremo in ogni sede possibile".
Motivo principale del contendere è la cancellazione della galleria di 250 metri. Era prevista nel progetto per "salvare" San Giusto a Fortuna, ma nell’ultimo presentato da Anas e Cafaggiolo srl al Ministero dell’Ambiente, per l’avvio della Procedura di V.i.a. della galleria non c’è traccia e si prevede invece che la strada sia in rilevato.
"La strada passerà in un’area a vocazione totalmente agricola – nota Cammilli – con il passaggio giornaliero di oltre 15.000 veicoli tra i quali circa 1500 – 2000 mezzi pesanti per un totale annuale di ben oltre i 5 milioni di veicoli con evidenti e forti impatti di natura paesaggistica, di rumore e di inquinanti dovuti agli scarichi dei veicoli". Il comitato rileva anche altre inesattezze nel progetto, compresa la sparizione della prevista pista ciclabile. Così ora si stanno preparando le osservazioni tecniche "per contrastare tale progetto che riteniamo del tutto inadeguato, estremamente dannoso per l’ambiente, estremamente penalizzante per il patrimonio edilizio esistente dell’abitato, che andrebbe a subire notevoli svalutazioni economiche, oltre ad un netto peggioramento della qualità di vita per tutti i residenti".
Il sindaco Federico Ignesti si schiera con loro: "Il progetto è difforme dal precedente. E non si dà alcuna spiegazione in merito all’eliminazione della galleria. Ta fare una galleria e passare a un tracciato in rilevato, ci possono essere altre soluzioni, come ad esempio un percorso in trincea. Non vorrei che si sia fatto questo per ridurre i tempi o risparmiare. Ma il problema economico non esiste in quanto il costo della strada verrà scomputato dal plusvalore degli oneri previsti".
Paolo Guidotti