ROSSELLA CONTE
Cronaca

Se il caffè al bar arriva a 2 euro, ecco la stangata. La colpa? Affitti e clima estremo

Le locazioni in città sono alle stelle e il meteo impazzito in Brasile e Colombia ha drogato i prezzi. Previsti aumenti ovunque. “Per anni abbiamo assorbito i rincari della materia prima, ora è insostenibile”

Firenze, 12 gennaio 2025 – Caffè espresso al bar, nel 2025 potrebbe arrivare la stangata. Secondo un’indagine realizzata da Assoutenti insieme al Centro di formazione e ricerca sui consumi, la prospettiva del caffè al bar a 2 euro si fa sempre più concreta. Anche qui la colpa è da imputare agli eventi climatici estremi: le coltivazioni in Brasile, Vietnam, Colombia, Costa Rica e Honduras hanno risentito dei danni dovuti all’alternarsi di periodi di siccità e forti piogge anomale, con conseguente crollo delle produzioni.

Molti bar hanno già alzato il prezzo della tazzina di caffè e altri sono destinati a farlo durante il 2025
Molti bar hanno già alzato il prezzo della tazzina di caffè e altri sono destinati a farlo durante il 2025

Così, i prezzi dell’Arabica e del Robusta sui mercati internazionali hanno raggiunto i massimi dagli anni ‘70. E, subito a seguire, anche quelli dei nostri negozi e supermercati. Un chilo di caffè, dunque, oggi vale in media 12,66 euro. Nel 2021 ne costava invece 8,86: l’aumento medio è del 42,8%. Secondo Federconsumatori Toscana, a Firenze, il quadro è ancora più nero: se l’indice nazionale dei prezzi al consumo, nel mese di dicembre, registra un aumento del +1,3%, nel capoluogo gigliato bisogna considerare un ulteriore 11% dovuto ai costi dell’overtourism “che sta facendo lievitare il costo della vita in maniera vertiginosa” dice la presidente Laura Grandi. “Il caffè arriverà a costare 2 euro? – si domanda – L’ennesima stangata su una situazione già compromessa che ha visto tanti fiorentini costretti a rivedere le proprie abitudini”.

Da Firenze Nord al centro storico, poi la tazzina diventa sempre più salata. Perché ai rincari della materia prima si devono aggiungere i rialzi del canone di locazione. Il Bar Consigli di via Vittorio Emanuele ha aperto nel 1949 e prima della fine del 2024 è stato costretto ad aumentare il prezzo da 1.20 a 1.30. “Per anni abbiamo assorbito noi i rincari della materia prima. Farlo ancora metterebbe in difficoltà l’attività” sottolineano Roberto Consigli e Margherita Felice.

La Boutique del dolce di via Celso, che ha aperto sei mesi fa, con un cartello informa i propri clienti che a causa dell’ondata di aumenti è stata costretta a rivedere alcuni prezzi come quello della brioche da 1.40 a 1.50 “ma il caffè per ora è fermo a 1.30”. “E’ l’unico modo per continuare a garantire la stessa qualità” dice Camilla Piccioli. Tommaso Andrei della storica Pasticceria Querci di piazza Viesseux dice: “Serviamo la tazzina a 1.20 ma è dura considerato il costo della materia prima”. Lo stesso discorso del Bar Mare’ di via Pagnini: qui il caffè si trova ancora a 1 euro. “Proprio oggi (ieri, ndr) il nostro rifornitore ci ha comunicato un ulteriore rincaro. Saremo costretti anche noi ad aumentare il prezzo al consumo” dice Mauro Mare’ che gestisce il bar con il figlio Lorenzo e Fiorella Marini.

Nel centro storico trovare un caffè che costi ancora 1.20 è più complicato. Aldo Cursano, titolare del caffè Le Rose di piazza dell’Unità e presidente Confcommercio Firenze, lo serve a 1.30. “Stiamo pensando di portarlo a 1.50. Noi non ci limitiamo a servire un caffè ma diamo un servizio. Quindi il prezzo di vendita è il risultato di ben 30 fonti di costo. In media, secondo le nostre previsioni, salirà a 1,50 euro. E dove già oggi si vende a questo prezzo, la tazzina arriverà a 1,80-2 euro. Ma saremo comunque in perdita, perché con quel che guadagniamo dai caffè non riusciamo a pagare i baristi, l’affitto, le utenze”.