ROSSELLA CONTE
Cronaca

Caffè Giacosa riapre a metà luglio: si riaccende la Dolce Vita a Firenze

Lo storico caffè di via Tornabuoni tornerà in uno spazio nelle adiacenze della sua vecchia sede. L’investimento è della famiglia Valenza, già proprietaria di Paszkowski e Gilli, che nel 2020 acquisì il marchio

Un’immagine dello storico Caffè Giacosa nella sede all’angolo fra via Tornabuoni e via della Spada

Firenze, 8 luglio 2023 – Al secolo Caffè Casoni, anche se cambiò presto nome, era il bancone il cui negli anni Venti il mitologico Conte Camillo Negroni si fermava a confidarsi con Fosco Scarselli, suo barman di fiducia, a cui chiese di aggiungere un po’ di gin al posto del selz per rendere più forte il suo americano, oggi riapre al pubblico.

Proprio così , lo storico Caffè Giacosa a metà luglio ritornerà agli antichi splendori grazie all’investimento della famiglia Valenza già proprietaria degli illustri Caffè di piazza della Repubblica Paszkowski, nato nel 1846 come Caffè Centrale, e Gilli che ha aperto nel 1733 e ha accolto nel corso della sua storia personaggi come Marinetti, Soffici, Boccioni, Carrà e Palazzeschi. Così, con la riapertura del Giacosa e poi delle Giubbe Rosse, Firenze ricompone il mosaico dei suoi caffè letterari, templi di tradizione e saperi, che negli anni hanno accolto nomi di spicco dell’arte e della letteratura del Novecento.

La bottega dei Giacosa, che fu fondata nel 1815 dalla famiglia da cui ha preso appunto il nome e nel 1927 si trasferì in via Tornabuoni all’83 rosso nei locali dell’ex Casoni, riaprirà in uno spazio che si trova proprio nelle adiacenze della vecchia sede. Col tempo il periodo aureo dei principi, dei marchesi e degli aristocratici stava lentamente tramontando e il Giacosa, come già tanti altri locali storici, iniziò una fase di lento e inesorabile declino.

Il caffè fu messo in vendita più volte, finché la famiglia Bardelli lo acquistò nel 1974, riportandolo agli antichi fasti. E pensare che proprio sul bancone del Giacosa vide la luce il primo Negroni: l’inizio del mito e della leggenda dell’americano alla moda del Conte Negroni, che presto diventò Negroni e basta, oggi uno dei cocktail da aperitivo più caratteristici e richiesti d’Italia e del mondo. Nel 2001 poi l’attività viene inglobata – e al tempo stesso salvata – dalla boutique Cavalli, trasformandosi in Caffè Giacosa by Roberto Cavalli, continuando a offrire un buon Negroni d’ordinanza, caffè 100% Arabica, dolci della tradizione per la colazione e qualche sfizio salato.

Il tutto fino al 2017 quando è arrivata la chiusura: fine della boutique Cavalli, fine del caffè. Non tutto però è andato perduto. All’inizio del 2019 ha aperto il Caffè Lietta di piazza della Libertà, nato dal desiderio delle due sorelle Francesca e Lucilla Tacconi, nipoti di Cavalli, di non disperdere l’esperienza di via della Spada. Oggi, grazie alla famiglia Valenza che nel 2020 ha acquistato il marchio, il caffè Giacosa riapre e Firenze potrà riappropriarsi di uno dei suoi antichi tesori.