Firenze, 18 marzo 2023 – “Un abbraccio grandissimo a Jerry, gli sono vicino e spero che si riprenda presto”.
Enio Drovandi è stato uno dei personaggi più iconici di Sapore di Mare, cult del cinema italiano anni ‘80, e ha condiviso in set con Jerry Calà in tante occasioni, compreso un altro classico come Abbronzatissimi.
E infatti arriva proprio da Drovandi un grande abbraccio a Calà, in questo momento non semplice per l’attore veronese, ricoverato per un infarto all’ospedale di Napoli, dove si trovava per girare il suo nuovo film.
“Io e Jerry abbiamo condiviso tanto – racconta Drovandi -. Entrambi abbiamo avuto un grave incidente, e entrambi siamo riusciti a rinascere. Questo ci ha accomunato tanto, si nella vita artistica che in quella di ospedali. Non posso che mandargli un grande abbraccio”.
E basta riportare indietro le lancette per far rivivere tutte le emozioni di Sapore di mare. "Quello non è un film – continua -. E’ un articolo della Costituzione, la 21 regione italiana, quella delle emozioni. E’ un fenomeno sociale e culturale. Si tratta di un film di sentimenti, che ha avuto anche una forte influenza sulla società del tempo, dando vita a correnti musicali che a tutt’oggi reggono botta. La musica anni ‘60 fu rilanciata solo grazie a Sapore di mare, e ancora oggi in tanti continuano a suonarla. Quel set con Jerry fu bellissimo, lui era più conosciuto di tutti noi altri, però non ci ha mai fatto sentire inferiori. E poi ha fatto una prova attoriale di altissimo spessore. Non credo che verrò smentito se dico che la scena finale, dove guarda la telecamera, è veramente da storia del cinema. Mi ha ricordato De Niro in C’era una volta in America”.
Sapore di mare, come per tanti affezionati, resta nel cuore anche di chi l’ha vissuto in prima persona, specialmente da attore. “Sto girando un nuovo film che si chiama Guance rosse – conclude – e non potevo non omaggiare Sapore di mare a 40 anni esatti dalla sua uscita. Ci sarà una sorpresa per tutti gli appassionati. Ho voluto fare una cosa poi, come fecero con noi sconosciuti dell’epoca i Vanzina. Ospiterò 40 ragazzi sul set e li farò comparire in una scena del film”.