BARBARA BERTI
Cronaca

Tra asfalto e integratori. Operai più forti dell’afa: “Casco e giubbottino. Ma il caldo è il nemico"

Nella zona di piazza della Libertà i lavori per la tramvia vanno avanti serrati. Ma nelle giornate da bollino rosso c’è lo stop dalle 12,30 alle 16

Nei cantieri previsto il blocco lavorativo nelle ore centrali della giornata

Nei cantieri previsto il blocco lavorativo nelle ore centrali della giornata

Firenze, 21 luglio 2024 – La colonnina di mercurio negli ultimi giorni ha superato abbondantemente i 30 gradi. Le temperature percepite sono ancora più alte vista la grande umidità. E l’asfalto è rovente. Ma nella città dei ’cento’ cantieri si sfida il caldo per portare avanti le grandi opere, far fronte alle emergenze dell’ultimo minuto e concludere nei tempi previsti anche i lavori di manutenzione. "Queste temperature non aiutano" racconta un operaio con la fronte grondante di sudore, impegnato nella zona di piazza della Libertà dove al momento si concentra uno dei cantieri più importanti per i lavori della tramvia.

"Le scarpe antinfortunistiche, le giacche catarifrangenti e il casco sono fondamentali per noi che lavoriamo per strada, ma indubbiamente aumentano ancora di più, almeno 2-3 gradi, la temperatura percepita" spiega un altro operaio che si concede qualche attimo di pausa all’ombra per bere un po’ d’acqua fresca. "In piazza ci batte il sole praticamente tutto il giorno, per rinfrescarci ci rifugiamo in uno dei bar della zona, all’aria condizionata. Ma giusto pochi minuti" ammette un altro operaio, anche lui munito di bottiglietta d’acqua con l’aggiunta di integratori minerali.

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"Sono fortunato rispetto ad altri, perché guido l’escavatore: il caldo è tanto ma a differenza di altri miei compagni faccio meno fatica fisica" dice un altro operaio che con il macchinario percorre tutta via La Marmora, fermandosi all’altezza dell’incrocio con via La Pira, altra zona tutta interessata dai lavori per la tranvia e dove due operai sono intenti a forare l’asfalto con la carotatrice, ’armati’ di cuffie che proteggono dal rumore ma non dal caldo. "L’ideale sarebbe poter svolgere i lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli" commenta un pensionato di via La Marmora che, nonostante la calura, ’controlla’ i lavori. Se nei cantieri più piccoli, come quelli per la rete idrica che si incontrano in via Locchi a Rifredi, in via Baracca a Novoli e anche in via Giannotti a Firenze Sud, i lavoratori sono muniti anche di ombrellone, in zona piazza della Libertà alle 13, quando il sole è a picco, si stoppano le lavorazioni per poi riprendere la sera.

In viale Matteotti visti i restringimenti di carreggiata sia nella direttrice verso piazzale Donatello che in quella verso piazza della Libertà (con ridefinizione delle corsie per il transito che restano due per senso di marcia) l’intervento notturno è dovuto anche a esigenze di traffico per limitare i disagi e le possibili code. Da pochi giorni, inoltre, è entrata anche in vigore l’ordinanza regionale, firmata dal governatore Eugenio Giani, che stabilisce lo stop al lavoro nei cantieri edili e nelle cave nei giorni di bollino rosso. La misura "a protezione della salute dei lavoratori" quando il rischio di infortuni o malori può diventare alto, per le condizioni climatiche, "è una scelta giusta" commentano tanti operai, i primi a sapere che "temperature alte e umidità elevate rischiano di creare situazioni pericolose per la salute e la sicurezza".

Ma l’ordinanza della Regione, che ferma i cantieri dalle 12,30 alle 16, sta preoccupando i piccoli imprenditori edili. "L’ordinanza rischia di paralizzare lavori privati, che per le imprese sono importanti quanto quelli legati alla pubblica utilità che, invece, sono esclusi dalle disposizioni" dice Giordano Cerofolini, presidente di Confartigianato Edilizia Toscana. Diminuire le ore giornaliere lavorative, poi, potrebbe allungare i tempi dei cantieri. "Eventuali ritardi dovuti alle sospensioni per il calore imposti dalla nuova ordinanza della Regione, nel caso di contratti di appalto con la pubblica amministrazione, non dovranno dar luogo a penalità" sostiene Cerofolini.