Pier Francesco Nesti
Cronaca

Calenzano, tre milioni di danni a causa dell’onda d’urto dell’esplosione

La stima iniziale della devastazione che ha colpito le aree della Piana. Già partite le prime mail di richiesta danni da parte di aziende e cittadini

Calenzano (Firenze), 12 dicembre 2024 – Sono già arrivate le prime mail di richiesta danni da parte di aziende e cittadini che, loro malgrado, devono fare i conti con l’esplosione al deposito Eni di Calenzano di lunedì mattina. Lo ha confermato il sindaco Giuseppe Carovani ribadendo però anche che il Comune fa solo da primo ‘filtro’, “sarà direttamente Eni – ha spiegato – a gestire la situazione”.

Una richiesta, quella di filtrare inizialmente le mail, arrivata dalla stessa Eni. La conta dei danni, invece, ancora in evoluzione, supererebbe i tre milioni di euro, in considerazione anche del fatto che la violenza dell’onda d’urto provocata dall’esplosione si è abbattuta anche nel vicino Comune di Campi Bisenzio, seppur con minore forza. Fogliaia, Ponte alla Marina e Nome di Gesù, invece, le zone di Calenzano maggiormente colpite oltre a tutta l’area compresa fra via Erbosa e via di Le Prata. Numeri e cifre che vengono confermati anche dalla Cna della Piana: “Cna – ha spiegato il presidente Massimo Cerbai – si è attivata da subito nel supporto alle imprese danneggiate dall’esplosione. Solo nella giornata di ieri sono stati oltre quaranta gli appuntamenti fissati per la stima dei danni e l’assistenza per eventuali richieste di risarcimento. Il servizio, gratuito, continuerà nei prossimi giorni”.

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Una prima stima dei danni economici nell’area parla di circa tre milioni di euro
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Una prima stima dei danni economici nell’area parla di circa tre milioni di euro

Tutto questo oltre a ribadire la necessità di “una forte determinazione collettiva per chiedere un cambiamento urgente per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro”. Tornando invece all’amministrazione comunale, già da martedì ha attivato un indirizzo e-mail ([email protected]) a cui inviare un primo contatto, per essere poi reindirizzati a Eni come ricordato da Carovani. Successivamente “sarà necessario distinguere – dicono dal Comune - fra danni limitati a finestre e infissi, per i quali si richiede di inviare foto, dati del richiedente e preventivo di spesa per la riparazione; e danni di natura rilevante, per i quali è necessaria anche una perizia da parte di un tecnico”.

Per quanto riguarda al contrario Cna e avere tutte le informazioni necessarie, la persona che le aziende possono contattare è Mirko Sulli, rintracciabile al numero 345.9770586.

“I danni – aggiunge Cerbai - sono diffusi: praticamente tutte le imprese di via Erbosa, via Pescinale e via La Prata hanno subito danni e anche aziende che hanno la loro sede a chilometri di distanza sono state colpite, seppur in misura minore”. Confermando le parole del sindaco Carovani, ancora profondamente scosso, e non potrebbe essere diversamente, dall’accaduto.

Eni inoltre informa la cittadinanza che le aziende e i cittadini che hanno subìto danni materiali a causa dell’incidente al deposito Eni, potranno richiederne il risarcimento. Per poter attivare la pratica di risarcimento danni è necessario ottenere una perizia tecnica, corredata di immagini fotografiche. Invitiamo quindi aziende e cittadini ad attivarsi in tal senso, in attesa di ulteriori istruzioni di cui daremo notizia quanto prima.