Camera di Commercio, si rivota. Manetti potrebbe essere eletto oggi

Quasi tutte le associazioni di categoria convergono sul nome del presidente del Mercato di San Lorenzo. Intanto, l’Unione provinciale degli agricoltori e la Cia presentano ricorso al Tar contro l’indicazione di Coldiretti.

Camera di Commercio, si rivota. Manetti potrebbe essere eletto oggi

Camera di Commercio, si rivota. Manetti potrebbe essere eletto oggi

di Antonio Passanese

FIRENZE

La fumata bianca potrebbe esserci oggi. Massimo Manetti dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) conquistare la presidenza della Camera di Commercio di Firenze già alla terza votazione, prevista per questa mattina. Anche perché con la maggioranza qualificata – bastano 13 voti, ieri ne ha presi 14 ma ne servivano 17 – l’elezione sarebbe scontata. E dunque Leonardo Bassilichi, alla guida dell’ente di piazza dei Giudici da 10 anni, dovrà dire addio al terzo mandato e anche a Unioncamere .

Manetti è il candidato proposto da Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Cna e Confartigianato: queste associazioni negli ultimi mesi hanno lavorato sottotraccia per trovare la quadra su un nome diverso dall’attuale presidente, che invece è sostenuto principalmente da Confindustria (che alla votazione non si è presentata mentre oggi sembra che sarà in aula ma si asterrà, senza proporre altre candidature). E proprio quest’ultima, commentando quanto sta accadendo sulla riva destra dell’Arno, fa sapere che "abbiamo lavorato durante questi anni affinché la Camera di Commercio di Firenze operasse con unità di intenti nell’interesse di tutte le imprese fiorentine, piccole, medie e grandi che siano. Siamo rimasti, quindi, molto stupiti che, contrariamente al metodo di lavoro fino ad oggi adottato, sia stata creata una imprevista spaccatura così forte ai danni del territorio metropolitano che, lo ribadiamo, è fra i più industrializzati del Paese".

Per poi aggiungere che la collaborazione con piazza dei Giudici andrà avanti "e continueremo a impegnarci perché rappresenti tutti i settori e le categorie economiche e sociali dell’area metropolitana". Ma ora sulla Camera di Commercio si addensano altre nubi, che promettono tempesta. Stando a quanto apprende la ‘Dire’, dopo le valutazioni delle scorse ore, l’Unione provinciale degli agricoltori di Firenze (Upa Confagricoltura) e la Cia hanno presentato ricorso al Tar contro l’indicazione dell’esponente di Coldiretti da parte della Regione Toscana. Il ricorso è stato depositato "per l’annullamento, previa sospensione", si spiega. La questione, quindi, potrebbe complicare il quadro già difficile dopo la spaccatura formalizzata ieri mattina tra Confindustria e il mondo delle piccole e medie imprese. Stando alla lettura dei tecnici, infatti, il ricorso (che sarà discusso a settembre) se accolto dai giudici amministrativi potrebbe rimescolare le carte.

"Sono serenissimo rispetto a quello che sta accadendo. Mi metto serenamente e tranquillamente in disparte – lo sfogo di Bassilichi – Aiuterò il prossimo presidente, chiunque sarà, se vorrà, in un passaggio di consegne necessario e doveroso per non perdere questi dieci anni e il lavoro fatto dalla Camera".

E ancora: "Chiamo tutti a una responsabilità collettiva. Io sono disponibile, da fuori, a ricucire con tutti quei soggetti che non sono coinvolti perché nelle ultime 18 ore sono cambiate delle condizioni che hanno spiazzato un po’ tutti. Soprattutto sul come" sono cambiate. Una spaccatura che il presidente uscente considera "una sconfitta". Il punto non è la candidatura di Manetti, dice, "che stimo moltissimo", ma il vaso da ricomporre, magari con la giunta camerale e con un nome terzo, ragiona Bassilichi ad alta voce tra la prima e la seconda votazione.

Stamattina si torna al voto e cambiano gli equilibri: basta la maggioranza semplice e quindi tredici schede. L’elezione di Manetti quindi è a un passo e apre una nuova stagione all’interno della Camera. La presenza degli Industriali potrebbe ricompattare il consiglio anche a fronte delle prossime sfide che l’Ente si troverà ad affrontare. Con la candidatura di Manetti, osserva Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana, "nessuno vuole dividere niente. La nostra non è una proposta divisiva", anzi "è un’ottima soluzione che consentirà alla Camera di lavorare, tutti insieme". Certo, "con coloro che partecipano", aggiunge mandando un messaggio affilato proprio a Confindustria: "Non aver partecipato alla seduta di insediamento per me è stato un errore politico grave. Potrà essere superato, dovrà essere recuperato, ma è un errore perché l’atteggiamento del ‘o si fa come dico io oppure non gioco’ non è piacevole, non è assolutamente condivisibile", punge.

Detto questo, fa quadrato sull’attuale presidente del Mercato di San Lorenzo: "La proposta resta sul tavolo, non perde una virgola del suo appeal". E sul tavolo "resta il superamento di decenni di incomprensioni, di divisioni e fibrillazioni delle organizzazioni della piccola e media impresa che oggi dimostrano grande maturità e senso di responsabilità condividendo un progetto che ha un significato profondo".