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Campeggio Michelangelo Abbandono sulla collina

Occupazione abusiva degli spazi un tempo riservati a tende e caravan. Sopralluogo-denuncia di Fratelli d’Italia: "Spaccio di droga e sporcizia"

FIRENZE

Occupazione abusiva per l’ex campeggio sulla collina di piazzale Michelangelo, uno dei luoghi più belli e più suggestivi della città con un campo di olivi e una vista su Firenze a dir poco mozzafiato. Da quasi un decennio si parla della riqualificazione di quell’area. Già nel 2013 Palazzo Vecchio aveva stabilito che al posto del campeggio sarebbe stato realizzato, in tempi brevi, un parco dedicato al poeta Mario Luzi. In realtà fino al 2017 il campeggio non si è mosso e solo nel 2019 il Comune ha annunciato un finanziamento di 100mila euro per dare il via ai primi lavori di risanamento dell’area.

Ma ieri, un sopralluogo organizzato da Fratelli d’Italia ha dimostrato che In realtà sulla collina regna invece il degrado.

"Occupanti abusivi, spaccio di droga, sporcizia, stanze del buco, fuochi accesi al chiuso con alcol etilico ed edifici fatiscenti. Tutto a due passi dalla terrazza più bella del mondo: è uno schiaffo al decoro e la sicurezza della nostra Firenze. L’ex campeggio del Piazzale Michelangelo si è trasformato in un buco nero di degrado e illegalità".

Ma a preoccupare non è solo una questione di decoro estetico. "La situazione – denunciano

Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, insieme ad Alessandro Draghi e Simone Sollazzo, rispettivamente capogruppo FdI in Palazzo Vecchio e nel Quartiere 2 – è una bomba ad orologeria, se dovesse avvenire una tragedia chi ne risponde?". Di qui la richiesta: "Palazzo Vecchio intervenga subito prima che sia troppo tardi".

All’interno degli edifici rimasti dopo il trasferimento del campeggio vivono ormai una ventina di persone, extracomunitari nel’area nord, mentre a sud ci sono cittadini dell’Est Europa, che hanno creato una specie di piazza di spaccio.

"Hanno costruito giacigli di fortuna in quelli che erano i bagni e il ristorante del campeggio – è il racconto – negli edifici accendono fuochi per riscaldarsi e usano bombole di gas per cucinare. Ecco perché la situazione rischia di precipitare ed è pericolosa, sia per gli occupanti che i fiorentini.

"I lavori di bonifica – risponde Palazzo Vecchio – non sono ancora iniziati perché l’area non è stata ancora riconsegnata dal concessionario nonostante un accordo di restituzione anticipata,. nonostante i solleciti e le intimazioni che riguardavano non solo la restituzione dell’area libera da cose e persone ma anche l’espresso monito che il concessionario restava responsabile della messa in sicurezza, pulizia, buona conduzione e presidio dell’area".

Pa.Fi.