OLGA MUGNAINI
Cronaca

’Campo Aperto’ all’ex Oriuolo. Arte, moda e design si incontrano

Nel programma promosso da Ied le discipline diverse si mescolano e le idee si trasformano in visioni inedite

Leonardo Bigazzi, curatore e produttore di film d’artista; Maria Cristina Didero, curatrice e direttrice curatoriale di Design Miami 2022; Benedetta Lenzi direttrice Ied Firenze; Stefano Cipolla, art director de L’Espresso

Leonardo Bigazzi, curatore e produttore di film d’artista; Maria Cristina Didero, curatrice e direttrice curatoriale di Design Miami 2022; Benedetta Lenzi direttrice Ied Firenze; Stefano Cipolla, art director de L’Espresso

Un invito a immaginare senza confini, un luogo di sperimentazione in cui il design, l’arte, la moda e la comunicazione si incontrano e si contaminano, generando nuove traiettorie di pensiero. È ’Campo Aperto’, il progetto di IED Firenze nell’ex Teatro dell’Oriuolo, che invita a ’Immaginare oltre i confini/On Imagining Beyond Boundaries’.

"Il design del futuro deve essere fluido, collaborativo e radicato nei bisogni della società – spiega Benedetta Lenzi, direttrice Ied Firenze –. L’obiettivo di ’Campo Aperto’ non è dunque quello di costruire un progetto chiuso e autoreferenziale, ma di dare vita a un ambiente radicalmente poroso e relazionale, in cui il design, l’arte, la moda e la comunicazione non si limitano a registrare il cambiamento, ma si fanno strumento per ridefinire il modo in cui il futuro può essere immaginato e agito".

’Campo Aperto’ si avvarrà anche della collaborazione di tre figure chiave del panorama culturale italiano contemporaneo: Maria Cristina Didero, curatrice e direttrice curatoriale di Design Miami 2022; Leonardo Bigazzi, curatore e produttore di film d’artista; e Stefano Cipolla, art director de L’Espresso.

Tre gli eventi in programma: Vestirsi è facile/Nuove forme radicali: un progetto di Dario Bartolini - Archizoom, con mostra dal 3 aprile al 22 maggio, che propone una rilettura contemporanea di quell’approccio metodologico invitandoci a pensare nuove forme per abitare il corpo presentando lavori storici selezionati e nuove produzioni.

Il 13-14 maggio è in programma ’Garden talks’, una due giorni di dialoghi e confronti sullo sconfinamento fra le discipline, un approccio sistemico che porta alla nascita di nuovi modelli di progettazione, che non si limitano alla creazione di oggetti, ma trasformano interi ecosistemi sociali ed economici.

Dal 25 giugno al 18 luglio IED Firenze, in collaborazione con Why Festival, presenta la prima retrospettiva fiorentina su Stefano Rovai, figura chiave della grafica italiana. La mostra raccoglie una selezione di manifesti scelti dall’autore, offrendo uno sguardo sulla sua evoluzione e sull’impatto nella comunicazione visiva.

Olga Mugnaini