di Rossella Conte
e Francesco Ingardia
Cinque colpi in una notte nel quartiere di Campo di Marte e Palazzo Vecchio corre ai ripari. Nel mirino il negozio La Tartaruga di viale dei MIlle, Donamalina di via Pacinotti, il Bar Moma di piazza Antonelli, il negozio K13 di via Marconi e il cinema multisala Fiamma Cinque colpi che si aggiungono a quelli messi a segno nei giorni scorsi alla Pasticceria Castaldini visitata per ben due volte in dieci giorni, alla pizzeria Figoo di via del Pratellino e al wine bar Mago Balducci. Guido Migliori, titolare del negozio La Tartaruga, è rammaricato. Qualcuno dopo le 3 ha sfondato la vetrata della sua attività per fuggire con occhiali da sole, diverse collane e bracciali e fondo cassa.
Migliori, mentre raccoglie ancora i vetri dal marciapiede, si dice estremamente preoccupato: "Sono entrato in questa attività a 16 anni e non ho mai visto viale dei Mille ridotto così". Nella stessa notte, a ricevere la sgradita visita Donnamalina di via Pacinotti. Il copione lo stesso: giù la vetrata e poi via senza lasciare tracce. "Erano in due. Mi hanno portato via il fondo cassa e un iPad. Difficile lavorare così", sottolinea il gestore Blerim Pucci. In piazza Antonelli, Massimiliano Della Lunga, scuote la testa mentre guarda l’uscio della sua attività: "Noi lasciamo la cassa aperta e vuota ma sono riusciti ad arrivare negli spogliatoi e a prendere 30 euro che aveva lasciato un dipendente", lo sfogo. Non è andata meglio alla multisala Fiamma di via Pacinotti: "L’allarme è scattato stanotte alle quattro - racconta Francesco Rinaldi, sconfortato -. Hanno forzato i cardini della vetrata antisfondamento all’ingresso, per portare via monitor, tablet e palmari. Un danno dai 3mila euro in sù".
Non è finita qui: da Mago Balducci nell’ultima settimana sono entrati ben due volte. "In venti anni non è mai capitato niente del genere. Per noi oramai è diventato difficile dormire sonni tranquilli, c’è sempre la paura che possa succedere qualcosa", apre le spalle il proprietario Andrea Balducci.
Ma al di là dei fatti di nera, quello di eri è stato un sabato di mobilitazione, di protesta (pacifica seppur di pancia) e di flash mob. Alle 12, il primo, "improvvisato ma necessario" vista la nottata di tumulti, all’angolo tra via Pacinotti e viale dei Mille. Il secondo, due ore più tardi, "statico" e concordato con la prefettura, in via del Ponte alle Mosse (angolo viale Spontini, all’altezza della pizzeria Santa Lucia).
A Campo di Marte, pronti ad aderire commercianti, esercenti, residenti, consiglieri di quartiere e presidenti di Ccn- rigorosamente grigi in volto -, radunati a colpi di messaggi broadcast su impulso del capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto, seguito dai capigruppo Locchi (Forza Italia) e Sirello (Fratelli d’Italia).
Il sentiment generale e diffuso dei residenti? "Siamo stufi e intimoriti. Il quartiere era considerato una vera oasi felice, adesso non più. Chi tra i commercianti, a chiusura, non può tirar giù il bandone sta pensando di rimanere a dormire in negozio pronto a chiamare le forze dell’ordine in caso di effrazione. Ora che è entrata in vigore la stretta ai minimarket in centro storico, sembra che le gang e i vandali si siano spostati in zone come la nostra per continuare indisturbati a saccheggiare. Poi, da settimane è partita la caccia ai box e garage per custodire l’auto, per evitare spaccate ai vetri".
A San Jacopino è Simone Gianfaldoni del Coordinamento dei comitati “Insieme per la sicurezza di Firenze“ a dare appuntamento ai cives infuoriati e ai cronisti: "Non esistono più zone franche - ha detto -. Il coordinamento torna a protestare civilmente. Chiedamo alla sindaca Funaro soltanto collaborazione per migliorare l’ordinanza sui minimarket: un primo passo apprezzabile, sì, ma un brodino preda dei furbetti pronti a riaprire in mancanza di controlli. Più presidio del territorio, più prevenzione, altrimenti rischiamo il patatrac di un’altra brutale aggressione come al povero 91enne Ezio. Il rischio è sfociare nella giustizia “fai da te“. Niente di più sbagliato".
In serata interviene l’assessore alla sicurezza Giorgio: "Hanno ragione i cittadini a chiedere più sicurezza, saremo loro portavoce verso tutte le istituzioni, pronti a fare la nostra parte da stanotte con passaggi più frequenti della municipale in orario notturno. La sicurezza è un diritto, ci faremo portavoce delle richieste dei cittadini al Cosp del 19 settembre, offendo come sempre massima collaborazione alle istituzioni che hanno la responsabilità del coordinamento delle attività di pubblica sicurezza. Chi pensa di usare la sicurezza per fare propaganda – sottolinea l’assessore - prende in giro i cittadini e non offre alcuna risposta se non facili slogan".