Il Comitato Vitabilità di Campo di Marte chiede "risposte" e "chiarezza" sulla petizione presentata e legata alla tramvia: all’interno si chiede di realizzare una busvia elettrica, al posto della tramvia, nella tratta prevista da piazza della Libertà a Rovezzano. E, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, incassa il sostegno di Lorenzo Masi (M5s), Federico Bussolin (Lega) e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune). In particolare è Masi ad arrabbiarsi con il Comune: senza entrare nel merito della petizione, Masi chiede "rispetto", rivolgendosi anche al sindaco Dario Nardella.
"Abbiamo all’interno del Comune di Firenze un regolamento e uno statuto, tra l’altro di recente approvazioni, che sanciscono regole chiare e precise – dichiara -. È già la seconda volta in pochi mesi in cui il Comune contravviene alle regole non rispondendo a una petizione: reputo questo atteggiamento uno grave sgarbo alla democrazia ma soprattutto una mancanza di rispetto nei confronti di quei cittadini firmatari della stessa che credono ancora nelle istituzioni". Anche Francesca Marrazza del Comitato mostra tutta la sua delusione: "L’impegno civico, il seguire le regole del regolamento comunale non servono, per la seconda volta nessuna risposta dall’amministrazione che dice di voler dialogare con i cittadini ma poi non risponde o non lo fa nei tempi e nei modi corretti – afferma -. Basta però la richiesta di una sala per una conferenza stampa che si risvegliano dal torpore. Ci sentiamo presi in giro".
A livello politico è da segnalare che il capogruppo del M5s Roberto De Blasi afferma che i Brt (Bus Rapit Transit) "non sono la soluzione per Campo di Marte".
Già nel programma del 2019 il Movimento "aveva previsto di realizzare un sistema trasportistico locale integrato con la rete ferroviaria esistente, in cui gli autobus fossero integrati e gradualmente sostituiti con motrici alimentate a idrogeno, così da efficientare il collegamento con il quartiere attraverso i quattro varchi di comunicazione, cavalcavia delle Cure, ponte del Pino, cavalcavia dell’Affrico e sottopassaggio del Gignoro, con i viali circonvallazione" ricorda De Blasi.
Niccolò Gramigni