Campo largo, l’altolà dei 5 Stelle: "Serve convergenza sui programmi . Iv e Azione? Non ci fidiamo"

Il deputato pentastellato Quartini frena gli entusiasmi dopo l’accordo raggiunto sulle regionali in Umbria "Un Giani bis? E’ prematuro parlarne. In Sardegna abbiamo vinto grazie a un percorso virtuoso, imitiamolo".

Campo largo, l’altolà dei 5 Stelle: "Serve convergenza sui programmi . Iv e Azione? Non ci fidiamo"

Il deputato pentastellato Quartini frena gli entusiasmi dopo l’accordo raggiunto sulle regionali in Umbria "Un Giani bis? E’ prematuro parlarne. In Sardegna abbiamo vinto grazie a un percorso virtuoso, imitiamolo".

di Antonio Passanese

FIRENZE

Onorevole Quartini, in Umbria il M5S è riuscito a trovare un accordo unitario con le forze del centrosinistra per le prossime regionali. In Toscana a che punto siamo?

"Siamo ben consapevoli della posta in gioco e che la destra rappresenti un avversario che sta mettendo a rischio la stessa tenuta democratica del Paese, oltreché mettere a serio rischio le conquiste sociali e civili. In Umbria c’è stata una convergenza sul programma di governo della regione che ha poi permesso una coalizione che ritengo vincente per i contenuti. In Toscana stiamo avviando un’interlocuzione che, per portare agli stessi esiti della regione Umbria, deve sciogliere alcuni nodi significativi, sia per i contenuti, sia per gli attori della ipotetica coalizione".

Secondo lei, si potrà trovare una quadra per un Giani bis?

"Penso che sia decisamente prematuro iniziare parlando di nomi, che peraltro, al momento, rappresentano una continuità di azione politica che contestiamo".

Quali temi dovranno entrare necessariamente nel programma comune?

"Vi sono aspetti ambientali: dalle politiche infrastrutturali a quelle energetiche e sui rifiuti che ci hanno visto su fronti opposti, così come su scelte di politica sanitaria o del trasporto pubblico o sulla ripubblicizzazione dell’acqua, piuttosto che sul disagio abitativo, comprese le politiche sull’edilizia residenziale pubblica. Ma anche quelle degli studenti fuori-sede a cui va garantito il diritto allo studio che non può prescindere dal diritto all’abitare".

Qual è la sua posizione sul campo largo? Che, ricordiamo, vi ha permesso di conquistare la Sardegna.

"La Sardegna rappresenta un percorso virtuoso per una vittoria non scontata e valorizzata da un programma e una candidata presidente credibili. Mi pare sia un percorso da imitare".

Sareste disponibili inglobare anche Renzi e Calenda? E a quali condizioni?

"Mi sembra di aver sottolineato la necessità di un progetto e una convergenza su temi e programmi credibili. Non mi pare, ad oggi, parlando di IV e Azione che possano essere riconosciuti come credibili e affidabili".

Lei è nel M5s fin dagli albori, ma oggi si sente più grillino o contiano?

"Mi sento grillino e contiano, a maggior ragione considerando un percorso di assemblea costituente impostata su un progetto di democrazia partecipata mai sperimentato in Europa e che è in perfetta continuità con l’evoluzione del MoVimento 5 Stelle".

Si parla di una possibile scissione del Movimento, cosa ne pensa?

"La storia insegna che ogni cambiamento genera dei timori delle paure, ma sono certo che prevarranno intelligenza passione per il progetto ambizioso di una forza politica che sente forte la responsabilità di difendere il bene comune e l’interesse dei cittadini".