SANDRA NISTRI
Cronaca

Niet al campo da tennis. Il Comune non dà il permesso ai russi

La proprietà aveva presentato una variante ai lavori di recupero dell’ex monastero di Querceto

Lavori in corso all’ingresso di Villa Capponi a Quercetto, ex monastero di San Domenico

Sesto Fiorentino, 11 marzo 2022 - No alla realizzazione di un campo da tennis, sì invece all’abbassamento del piano esterno in una parte del piano di recupero per permettere, fra l’altro, una migliore illuminazione. Il consiglio comunale, nella sua ultima seduta, ha approvato la variante al piano di recupero di iniziativa privata del complesso storico di Villa Capponi a Querceto, l’ex monastero di San Domenico, accogliendo solo in parte quanto richiesto dalla proprietà. Nel novembre 2020, infatti la società Villa Antica Srl, di proprietà russa, aveva chiesto al Comune l’approvazione di una variante al piano di recupero del 2017 con una serie di istanze: l’introduzione di un campo da tennis e l’abbassamento del piano esterno in corrispondenza della corte tergale adiacente al fabbricato "Ex Limonaie" e a quello chiamato "Coro" per portare il tratto alla stessa quota già esistente nel lato che guarda al giardino storico all’italiana.

Solo la seconda richiesta però è stata accettata dopo una convocazione della Conferenza dei servizi e l’intervento della Soprintendenza che, a seguito di una serie di integrazioni e chiarimenti, ha dato parere positivo. Rispetto al piano originario di recupero dell’antica villa, ereditata nel XII secolo dai Capponi e nel 1930 venduta alle suore di clausura domenicane diventando monastero femminile di San Domenico, però ci saranno altre modifiche: già con la progettazione definitiva e i relativi permessi infatti la proprietà aveva rinunciato alla possibilità di costruire nel complesso un ristorante e un negozio di vicinato per la commercializzazione di prodotti eno-gastronomici. Il piano, dunque, prevederà la realizzazione di residenze di pregio.

Sulla variante approvata in consiglio ha polemizzato con forza la Lega: "Contestiamo la soggettiva valutazione dello sbancamento – ha spiegato il consigliere Roberto Abate – perché dal punto di vista paesaggistico la facciata cambia. Cambia la visibilità in un’area delicata: per quanto il tratto sia limitato e la modifica sia considerata poco importante la facciata cambia". "Sia messo a verbale – ha replicato il sindaco Falchi - che un gruppo come la Lega che polemizza sempre su vincoli, lacci e lacciuoli posti dalle amministrazioni fa polemica su una modifica di un bene architettonico che ha un vincolo paesaggistico e architettonico e che ha visto due volte la Soprintendenza dare parere favorevole. A futura memoria".