EMANUELE BALDI
Cronaca

Candidati consiglieri a caccia di voti: "I ’santini’? Un promemoria utile . Macché social, meglio i contatti"

Per il plotone di aspiranti a una poltrona in Palazzo Vecchio è il momento dei dubbi sulle strategie elettorali. Il fondatore di YouTrend Diamanti: "Un aperitivo con gruppi ristretti funziona più di una cena piena di gente".

Candidati consiglieri a caccia di voti: "I ’santini’? Un promemoria utile . Macché social, meglio i contatti"

"E ora come però faccio a farmi votare?". Domanda basica (ma non banale), perfino fisiologica dopo il primo e forse ingenuo entusiasmo d’una discesa nel mare magnum dell’agone elettorale cittadino.

Ci sono i politici ’navigati’, consiglieri comunali che da anni siedono nel Salone de Dugento a Palazzo Vecchio e che, alla vigilia delle varie tornate comunali, sanno già come solcare le onde umorali del territorio, gente insomma avvezza a addizioni e sottrazioni di possibili preferenze che raramente sbaglia di troppo la previsione del numero di coloro che annoteranno il cognome in cabina elettorale.

Ci sono però anche i novizi – e sono tanti – che al debutto in campagna elettorale non hanno ancora le idee chiare su come intercettare consensi. Stampare volantini e distribuirli? Non sarà demodé? Il buon vecchio attacchinaggio? Ma magari costa troppo... Tutto sui social? Ma non saremo in troppi?

"La verità è che è al giorno d’oggi è cambiato tutto per poi in fondo non cambiare niente" spiega Giovanni Diamanti, stratega della comunicazione politica e fondatore di YouTrend.

Diamanti, come si gestisce una piccola campagna elettorale locale per entrare in Consiglio comunale, nel 2024?

"La cosa più importante sono, ancora oggi, i contatti individuali, le conoscenze. Nulla può soppiantare questa strategia".

I cosiddetti ’santini’ elettorali sono superati?

"Beh, il santino non è accompagnato in genere a elementi particolari che non siano il nome e il cognome del candidato. Ha ancora una sua funzione, certo, nell’attivazione dei contatti secondari. I candidati si fidano e il’santino’ diventa così una sorta di promemoria, molto importante specialmente per gli anziani".

Qualcosa di più efficace?

"Possono le brochure, con la storia del candidato e le sue proposte".

Ma in tempi dove la soglia di attenzione delle persone è così bassa gli elettori se le leggono?

"L’attenzione è bassa, non c’è dubbio. Ma qualcosa di deve pur fare. Un candidato, visto che in genere ha poco tempo a disposizione, deve subito riflettere e capire quali sono gli elettori da contattare. Ci può essere chi di sicuro porta qualche voto, chi potenzialmente può essere persuaso, chi ha contatti. Chi vuol essere votato deve inventarsi dei format nuovi"

Qualche esempio?

"Gli aperitivi ristretti, o il caffè con il candidato. Funzionano molto più delle cene con tante persone perché si interagisce di più".

I social in chiave locale funzionano?

"Non sono uno strumento che smuove troppo perché alla fine i candidati ci sono tutti. èp anche vero che se non ci sei lo si nota...".

E i vecchi manifestoni elettorali?

"Per il Consiglio comunale non so se abbiano funzionato mai davvero".