
Andrea Degl’Innocenti e il cane Neo
Firenze, 9 aprile 2024 – Per Andrea Degl’Innocenti e Silvia Bartolozzi una passeggiata col proprio cane in una tiepida domenica pomeriggio è diventata un incubo. "Abbiamo camminato a lungo alla mostra al Giardino Corsini col nostro Neo, un Jack Russell di 13 anni (in foto con Andrea) – racconta Silvia -. Era stanco; lo abbiamo lasciato per qualche minuto nella cuccia creata nella nostra auto, parcheggiata all’ombra e con la sua ciotola dell’acqua, coi finestrini socchiusi. Ci siamo allontanati di pochi metri per prendere un gelato". Ma quando sono tornati, dopo una quindicina di minuti, l’auto era stata aperta sfruttando il finestrino socchiuso. Il cane era sparito.
“Il nostro Neo non c’era più. Sembrava un incubo. Abbiamo chiamato la municipale e il 112 e sono corsa a sporgere denuncia alla stazione dei carabinieri più vicina, oltre ad allertare tutti i nostri amici chiedendo di venirci a dare una mano". Registrata la denuncia, tutti si sono messi alla ricerca di Neo, seppur con poche speranze di ritrovarlo.
"Andrea ed io ci siamo divisi, abbiamo cercato ovunque: sulla sponda del fiume alle Cascine, tra i cespugli, vicino al campo nomadi. Abbiamo trovato solo degrado, materassi dappertutto, persone che ci guardavano male. Io ho avuto tanta paura sia per il cane che per me".
Dopo quattro interminabili ore, un amico della coppia ha notato un uomo barcollante che teneva al guinzaglio Neo: il cagnolino tentava di ribellarsi, ma veniva trascinato via con violenza da questa persona probabilmente sotto effetto di alcol o droga. "Il nostro amico gli ha intimato di restituirgli il cane – racconta Silvia -, ricevendo solo spintoni e insulti in una lingua indecifrabile. Gli ha tolto a forza il guinzaglio dalle mani ed è venuto a riportarci il cane, dopo avergli scattato una foto".
L’immagine è stata portata alle forze dell’ordine che hanno riconosciuto il rapitore del cane come un senzatetto che sta sotto un ponte in zona. Ha già precedenti penali. "Siamo sconvolti e distrutti da quanto accaduto – lamenta ancora Silvia -. Possibile che dobbiamo avere paura anche di andare in giro per il parco verde della città? Possibile – conclude la padrona di Neo – che non possiamo più sentirci sicuri per noi, nostro figlio e i nostri animali?"