Fido e Micio sono per i fiorentini più che animali da compagnia. Sono a tutti gli effetti membri della famiglia. Lo rivela uno studio di Changes Unipol elaborato da Ipsos, dove ben l’83% del campione ha dichiarato di ritenerli parte del nucleo familiare. E sono più della metà dei fiorentini ad averne uno in casa: il 59%, con i gatti che prevalgono sui cani. Il 35% dei residenti all’ombra del Cupolone coabita con almeno un felino, con una media nazionale del 35%. E il 27% con almeno un cane, e qui Firenze è il fanalino di coda delle grandi città italiane, pur essendo quella con più aree cani. Poi c’è una quota sensibile che non ha animali domestici, ma ne vorrebbe uno: il 17%.
Perché tanto amore per gli animali in terra medicea? Per il 45% la compagnia che fanno, per il 43% sono fonte di gioia e per il 39% migliora anche la salute mentale. Per il 19% infondono senso di responsabilità e sono utili a educare i figli e sempre per il 19% sono di supporto per le persone con disabilità o malate. In totale, è l’86% del campione che afferma che possedere un pet ha aspetti positivi. Ma il 73% dichiara che c’è anche qualche aspetto negativo: con l’arrivare dell’estate, la preoccupazione maggiore, per il 31%, è l’affidamento. Il 55% risolve riuscendo a portarlo con sé, ma il 42% dichiara di avere molte difficoltà a trovare alloggi pet friendly. Classicamente nella commedia i fiorentini poi sono sciamannoni (maldestri), e gli animali non sono da meno: il 17% ha causato danni a cose o persone, il dato più alto tra le città italiane. Il 25% poi ritiene troppo onerose le spese.
Certo il loro mantenimento ha un costo non indifferente: 54 euro al mese e cui si aggiungono 149 euro l’anno mediamente di spese veterinarie. Ma i fiorentini sono fortunati, perché la loro spesa è tra le più basse d’Italia che è di 65 euro per al mese per il mantenimento e di 170 l’anno per il veterinario, per quest’ultime Firenze ha il dato migliore in assoluto anche se un 10% di fiorentini sfortunati spende più di 300 euro. Il 20% è spaventato dal dolore che proverà alla morte dell’animale. Tra chi ha un cane poi, il 15% ritiene sia pesante dover uscire in qualsiasi condizione climatica.
Carlo Casini