Firenze, 5 novembre 2024 – Opera “storica” e “fondamentale”, come dicono il presidente della Toscana, Eugenio Giani, e la sindaca di Firenze, Sara Funaro: la seconda talpa del cantiere fiorentino della Tav (l’alta velocità ferroviaria), con il nome di Marika (scelto dai cittadini che hanno partecipato al sondaggio online) è pronta a partire. Comincia, così, l‘escavazione della seconda galleria per il sottoattraversamento del capoluogo toscano.
La presentazione della fresa è avvenuta al cantiere di Campo di Marte (Firenze), alla presenza del presidente Giani, della sindaca Funaro, dell’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), Gianpiero Strisciuglio e dell’amministratore delegato di Pizzarotti & C, Riccardo Garrè.
L’opera rientra nel Passante AV di Firenze, che prevede la realizzazione della nuova stazione AV Belfiore (nota come “Stazione Foster”) e di un passante ferroviario AV composto da due gallerie a singolo binario, poste mediamente a 20 metri di profondità. La nuova linea AV avrà una lunghezza complessiva di 8,35 chilometri. Tecnicamente denominata TBM (Tunnel Boring Machine), la talpa Marika ha un peso di 1.500 tonnellate, una lunghezza di 112 metri, un diametro di scavo di 9,4 metri e una potenza di oltre 4.500 Kw. La partenza di Marika, che verrà utilizzata per lo scavo della galleria del binario verso Sud, è prevista in continuità con l’attività di Iris, la prima TBM attivata lo scorso anno, che ha già scavato circa 1,8 km nel tratto Campo di Marte - Belfiore. Quando Iris sarà giunta in prossimità della Fortezza da Basso, la talpa Marika inizierà lo scavo della seconda galleria, il cui avvio è previsto entro il mese di novembre 2024. Le due frese scaveranno, infatti, con modalità e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea.
"Confermiamo il completamento" del sottoattraversamento Tav di Firenze "come previsto, nel 2028. Assolutamente sì". A ribadirlo è l'amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, nel giorno in cui partono i lavori per il secondo tunnel del passante dedicato ai treni dell'alta velocità. L'operazione, spiega, "separando i flussi di traffico e specializzando l'utilizzo delle infrastrutture dà una grande prospettiva di miglioramento qualitativo e quantitativo del trasporto". Per quel che riguarda i regionali, inoltre, "si libererà molto spazio in superficie", tanto che "aumenteremo di 200 treni l'offerta" per i pendolari. Quella odierna, conclude, "è una tappa concreta che dimostra l'avanzamento di un'opera strategica, di valenza straordinaria per Firenze, la Toscana e direi tutto il Paese. Oggi è una giornata molto importante".
"Quella di oggi – dice Giani – è una tappa fondamentale nel processo che abbiamo riattivato nel 2022 quando due anni fa, quando dopo sei anni sostanzialmente di interruzione dei lavori di una non partenza della talpa escavatrice iniziammo quella che fu la procedura prima di revemping della talpa e poi della vera e propria partenza della talpa Iris nell'ottobre dell'anno scorso ma solo nell'ultimo anno quella talpa ha fatto un chilometro ed ottocento metri ed oggi è sotto la Fortezza da Basso e sarà presto accompagnata dalla talpa che parte oggi, il secondo canale, quello che significherà il completamento delle due gallerie che correranno sotto Firenze per sette chilometri ma che hanno un punto di riferimento, arrivare al camerone che in questo momento è in costruzione in via Circondaria, quello che diventerà la stazione Belfiore, quello che fu progettato per la prima dell'architetto Foster".
Funaro aggiunge: “A oggi non mi sono arrivate preoccupazioni importanti" per lo scavo del secondo tunnel del passante Tav di Firenze. “Chiaramente stiamo lavorando e lavoreremo, insieme all'assessore Giorgio e Ferrovie, per continuare la campagna di comunicazione e di dialogo con i cittadini. Un confronto già fatto in passato e che continueremo a fare perché è importante che le persone siano coinvolte e ascoltate". Quello di oggi, prosegue, "è un momento importante per lo stato di avanzamento del cantiere", che "sta andando avanti con grande attenzione da parte di Ferrovie". L'opera, aggiunge, "cambierà il volto della città: ci darà la possibilità di ridisegnarne un pezzo", quello "sopra la Foster". Per quell'area "dovremo lavorare e ragionare con Ferrovie". In ballo, infatti, ci sono "tutti i servizi che dovranno essere erogati e il collegamento con la stazione di Santa Maria Novella". Inoltre, "liberandosi i binari di superficie" in gioco c'è la partita sul trasporto dei pendolari nell'area fiorentina: quello, cioè, che negli anni è stato chiamato il 'metro-treno' che si potrebbe alimentare sfruttando le stazioni cittadine.