Firenze, 6 giugno 2024 – Venerdì 16 febbraio 2024. In quel giorno un cantiere dove si stava costruendo un supermercato Esselunga divenne uno dei tanti simboli delle morti sul lavoro in Italia. Quel 16 febbraio a Firenze, in via Mariti, cinque operai persero la vita in un devastante crollo avvenuto all’interno del cantiere.
Oggi non sono passati nemmeno quattro mesi da quella tragedia, e cosa ne resta del cantiere? Come mostrano le immagini e i video che abbiamo scattato oggi in seguito alle foto riportate Dai Colli Fiorentini, si vedono diversi metri d’acqua che hanno completamente invaso la base del cantiere, completamente allagato.
A quattro mesi dal crollo proseguono le indagini, ma nessuno al momento risulta iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta per omicidio colposo plurimo e crollo colposo coordinata dalla procura fiorentina. Gli accertamenti vanno avanti, tra le ipotesi sembra farsi strada un errore di progettazione. Si attende con ansia la relazione che l'ingegnere Stefano Podestà, consulente dell'università di Genova per la procura, sta preparando.
La mattina del 16 febbraio scorsa una trave lunga 20 metri collassò provocando la morte di cinque operai che erano impegnati, due piani sotto, nella realizzazione di un solaio. Persero la vita Luigi Coclite, l'abruzzese di 60 anni che viveva a Collesalvetti, Taoufik Haidar, 43 anni, trapiantato da anni nella provincia di Bergamo, dove si erano stanziati anche Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni, Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, e Bouzekri Rahimi, ultimo ad essere recuperato sotto le macerie.