Cantieri, sicurezza e affitti d’oro. L’autunno caldo della nuova giunta. Tutte le sfide in attesa di risposta

Dai lavori per le future linee tramviarie con i ritardi della Vacs all’emergenza di microcriminalità e baby gang. Il governo cittadino dovrà affrontare mesi delicati e fondamentali per il futuro della città. C’è anche il nodo stadio.

Cantieri, sicurezza e affitti d’oro. L’autunno caldo della nuova giunta. Tutte le sfide in attesa di risposta

Operai al lavoro su un cantiere della tramvia

Sarà un autunno inevitabilmente caldo – non che l’estate stia scherzando – per la città sfiancata dai cantieri per la tramvia su (mentre giù la talpa mastica e sputa la terra per la tav che verrà), alle prese con lo psicodramma del caro affitti e con un’emergenza sicurezza che continua a tenere banco. Per la giunta Funaro, insediatasi alle soglie dell’estate, una serie di esami belli tosti da affrontare.

Partiamo dalla viabilità. La Vacs, la variante al centro storico che allaccia i viali di circonvallazione a San Marco avrebbe dovuta essere operativa già questo mese di agosto e comunque prima dell’inizio delle scuole. Poi sono iniziati i guai e l’accumulo di ritardi – al netto del giusto e tempestivo intervento della sindaca che ha subito esortato le ditte a darsi una mossa – rischia di portare i lavori nel cuore dell’autunno con tutto ciò che quest’ipotesi potrebbe comportare in temini di ingorghi nella zona di piazza della Libertà, spina dorsale del traffico cittadino. Al tempo stesso molti fiorentini si augurano che da settembre il trasporto pubblico dia segnali di rinnovamento. Ritardi e corse saltate negli ultimi mesi hanno scoraggiato molti a prendere il bus finendo per scegliere l’auto e finendo, per la proprietà transitiva, inesorabilmente in coda.

Sempre sul fronte tram sono iniziati i lavori per la costruzione del ponte carrabile tra Gavinana e Bellariva. In questo caso nessun affanno per il traffico (il cantiere sarà praticamente interamente all’interno del parco dell’Albereta) ma già prime polemiche all’orizzonte per l’abbattimento di una trentina di alberi necessario per la realizzazione dell’opera.

Si diceva degli affitti. Il tema è bollente e di non facile soluzione. Oltre alle giovani coppie e alla cosiddetta fascia grigia della popolazione preoccupa la situazione degli studenti universitari. Molti di loro, vista l’impennata dei costi del mattone anche alle porte della città, potrebbero scegliere di non studiare a Firenze.

Un punto di equilibrio tra affitti drogati dal mercato del turismo e istanze di giovani e lavoratori resta difficilissimo da individuare soprattutto perché il pubblico ha ben poco margine di manovra. Per ora Funaro ha cercato, sul solco del predecessore Nardella, di porre un nuovo freno agli affitti brevi ma il percorso è ricco di incognite e le polemiche non mancano.

Capitolo sicurezza. Il governo cittadino continua a invocare nuovi agenti da Roma riconoscendo che l’emergenza microcriminalità, in particolare nella zona delle Cascine, non accenna a rientrare nei binari di una situazione che possa dirsi normale. A questa si aggiunge poi il proliferare delle baby gang, da uno spigolo all’altro della città. Nuove tegole per i rioni fiorentini che chiedono protezione.

C’è infine il braccio di ferro sullo stadio Artemio Franchi con la Fiorentina che continua a chiedere garanzie e tempi certi a Palazzo Vecchio mentre le operazioni di restyling procedono ma al tempo stesso riducono di quasi quindicimila posti la capienza dell’impianto.

Emanuele Baldi