Massimo Cantini Parrini (foto) ci riprova. E’ di nuovo in corsa per gli Oscar, questa volta con Cyrano. Il suo palmarès è già ricco, ma la statuetta sarebbe la ciliegina sulla torta, il riconoscimento a una carriera che è già straordinaria. Cantini Parrini, fiorentino, costumista e storico del costume, è anche membro votante dell’Academy da due anni. Se la dovrà vedere con una concorrenza difficile: Cruella, Dune, La fiera delle illusionie West Side Story.
Un cammino che va raccontato perché esempio di scalata al successo sulla base delle capacità e dello studio. Cantini Parrini, diplomato all’istituto d’arte di Porta Romana, laureato in Cultura e Stilismo della moda all’Università di Firenze, è stato allievo dei migliori: il grandissimo Piero Tosi, quasi vicino di casa (Tosi di Sesto Fiorentino, Cantini Parrini di Castello) e l’altra leggenda, Gabriella Pescucci. Una lunga serie di successi - Garrone, i D’Innocenzo, De Angelis - che hanno portato a una altrettanto lunga serie di riconoscimenti. A partire dalla candidatura agli Oscar per Pinocchio, bissata con Cyrano che gli è valso anche la candidatura ai Bafta, le vittorie all’Efa con Dogman, due Nastri d’argento in contemporanea (nel 2020 per Favolacce e Pinocchio con i due già conquistati per Il racconto dei racconti e Indivisibili), tre Ciak d’Oro, cinque David in sei anni.
Luca Boldrini