Volti nuovi in cattedra. Decine di studenti, al rientro dalle vacanze natalizie, hanno trovato un docente diverso. Sono una settantina i professori immessi in ruolo a dicembre nel fiorentino. Come previsto già dall’estate scorsa, le procedure si sono concluse solo alla fine dello scorso anno. Questo ritardo ha provocato una serie di effetti collaterali, tra insegnanti costretti di colpo a trasferirsi e alunni costretti a cambiare docente a gennaio. A denunciare il caos è l’Flc-Cgil.
"L’esecutivo Meloni ci ha ormai abituato ai ‘pacchi’ di fine anno: ecco, questo Natale è toccato alle assunzioni nella scuola", accusa Pasquale Cuomo, segretario generale di Flc-Cgil. Oltre 400 insegnanti hanno ottenuto un posto fisso in Toscana, ma a costo di una mobilità improvvisa. L’arrivo dei vincitori del concorso ha comportato la perdita del posto per altri colleghi, che dopo mesi di lavoro si sono trovati disoccupati. Al tempo stesso, vincitori di concorso già in servizio tramite le graduatorie di istituto sono rimasti ‘bloccati’ su cattedre provvisorie, anche se il loro punteggio in graduatoria avrebbe consentito loro l’assegnazione di sedi più vicine a casa. Qualche prof ha dovuto trasferirsi da Prato a Carrara nel giro di pochi giorni. E non sono mancate le rinunce. Ad esempio, la cattedra di italiano e latino destinata a un liceo di Sorano, nel grossetano, è rimasta deserta: nessun docente ha accettato l’incarico. Per Emanuele Rossi, segretario provinciale Flc-Cgil, la priorità per il 2025 è chiara: "Valditara deve cominciare a ragionare in modo serio sul reclutamento. Il ministero deve imparare dai propri errori e lavorare per stabilizzare gli idonei. Questa brutta pagina di disorganizzazione appena vissuta deve servire da lezione".
Per il resto, il ritorno a scuola è avvenuto senza problemi. Tutto regolare sia per i più grandi che per i più piccini, che in alcuni casi hanno trovato la loro scuola migliorata sotto il punto di vista edilizio. È il caso ad esempio dell’infanzia e della primaria Del Sarto, dove durante la pausa natalizia sono state ripitturate le volte del corridoio. Intanto, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha rideterminato la finestra temporale per le iscrizioni all’anno scolastico 2025-’26: le domande potranno essere presentate dal 21 gennaio al 10 febbraio. E non da oggi, come precedentemente annunciato. Dietro questo rinvio, secondo Rossi, si nasconderebbe la speranza del Ministero di "ottenere qualche adesione in più ai percorsi quadriennali nei tecnici e nei professionali". Anche quest’anno, infatti, pare che la novità abbia fatto flop.
E.G.