Chiarezza. È la richiesta unanime ai vari ‘attori in gioco, sulla vicenda legata all’infezione da salmonella che ha colpito centinaia di bambini in scuole dei Comuni serviti dalla società per le refezioni scolastiche "Qualità e Servizi", che arriva dagli esponenti di Fratelli d’Italia nei territori interessati riuniti, ieri mattina, a Sesto.
"Non siamo qui a dare colpe o responsabilità – ha spiegato ad esempio il capogruppo sestese FdI Stefano Mengato – ma chiediamo chiarezza su un fatto emerso a fine settembre e che presenta ancora molti punti oscuri: le cause, ad esempio, ma anche il numero dei casi visto che i 224 annunciati in consiglio regionale dall’assessore Simone Bezzini sono sicuramente sottostimati e, stando a cifre riportate dalle mamme del comitato Action Salmonella, potrebbero essere circa tre volte tanto".
Dati certi rispetto alle tante domande ancora senza risposta hanno chiesto (con la presentazione di atti e interrogazioni nei rispettivi consigli comunali) anche i consiglieri FdI Monica Castro di Calenzano, Silvia Castellani di Barberino del Mugello, Luigi Forte di Signa, Roberto Valerio di Campi Bisenzio, Giovanni Sarri di Carmignano. Ad alimentare le polemiche anche il fatto che alcuni Comuni soci di Qualità &Servizi, anche quelli che non vedono la presenza di una Commissione consiliare Controllo e Garanzia (ad esempio Signa), non abbiano consentito di far nascere una commissione di indagine interna sulla vicenda. Una vicenda grave – hanno ribadito tutti – per la quale i sindaci dei Comuni coinvolti, "subito pronti a chiedere solidarietà al momento dell’arrivo del verbale Asl che imputava precise responsabilità a Qualità&Servizi non hanno brillato per empatia non manifestando solidarietà concreta a quelle che sono le vere vittime: i bambini colpiti e i loro familiari".
Secondo Fratelli d’Italia poi griderebbe vendetta il fatto che alle famiglie, comprese quelle che hanno vissuto il calvario dei ricoveri in ospedale dei loro figli, sia stato fatto pagare interamente il conto della mensa per settembre e ottobre. Altro nodo affrontato ieri quello delle condizioni contrattuali all’interno di Qualità &Servizi: "Nelle prossime settimane – ha annunciato ad esempio Monica Castro - presenterò un’interrogazione sulle condizioni lavorative all’interno dell’azienda in cui sono impiegate soprattutto donne, spesso con contratti di poche ore che si interrompono con la fine della scuola e riprendono dall’inizio dell’anno successivo lasciando senza stipendio i dipendenti nei mesi estivi. Fino a pochi anni fa poi per questi mesi non venivano versati neppure i contributi".
Per la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi "su questa vicenda mancano molte risposte e cercheremo in consiglio regionale di riportare tutte le richieste di chiarimenti arrivate dai nostri gruppi nei Comuni coinvolti. Il tema, però, è più ampio e riguarda il modo in cui si è scelto di gestire servizi pubblici essenziali e sulle modalità di controllo: per questo chiederemo una indagine conoscitiva su tutto lo stato delle mense scolastiche in Toscana".