Purtroppo nel più assoluto silenzio un altro suicidio nei giorni delle festività natalizie ha avuto atto nel carcere di Sollicciano.
Mesi fa da questo autorevole giornale feci un appello affinché durante i dibattiti elettorali delle elezioni amministrative di mettesse al centro questo enorme problema che affligge la nostra città e non solo. Una struttura fatiscente che degrada fino a levare la dignità umana a chi si trova in carcere per errore, perché succede troppe volte anche questo, per aver sbagliato, perché la vita lo ha incanalato in sbagli da cui non ha avuto la forza di uscire, per essere il frutto di una educazione e un vissuto familiare che lo ha indirizzato su strade non rette, per essere frutto di culture per noi forse inconcepibili ma che non riusciamo a ricondurre nella integrazione della nostra identità pur rispettandone le origini culturali.
Perché nella vita si può sbagliare ma la forza di uno stato di diritto che si fonda sull’umanesimo è quella di far sì che ognuno possa avere una seconda occasione. Chi nasce, vive, cresce e viene educato al bello come chi ha avuto la fortuna di nascere in questa splendida città non sa molte volte che esiste una struttura carceraria che non ha nulla di umano, e che quella scintilla riflesso di luce di quel Dio che ognuno porta dentro di sé li viene spenta per sempre. Cecilia Sala ci ha raccontato cose le è successo in un mese di carcere, qui per fortuna non siamo in Iran ma non dobbiamo non esserlo solo a parole ma nei fatti.
La città faccia uno slancio di orgoglio e dopo essersi nei secoli occupata di rendere grazie a Dio, e ai bambini dia una seconda chances a chi ha sbagliato. Si costruisca una nuova struttura che sia umana e che nel rispetto della costituzione sia creata per rieducare e non per condannare. Dostoevskij in un grande romanzo Delitto e Castigo dice che: "Se un uomo ha una coscienza soffrirà per i suoi errori, quello sarà il suo castigo e anche la sua prigione". A noi sta il compito di aiutarlo a ritrovare la sua strada.
Mi farò promotore allora con chi lo vorrà di una ricerca di fondi per aiutare il Comune, lo Stato, l’amministrazione giudiziaria. quindi noi cittadini a sollevare la nostra coscienza e a dire che Firenze non è stata costruita invano a immagine della Gerusalemme celeste.
Imprenditore e manager