Giovedì sera, poco prima di cena, il sistema traffico è collassato ancora. Sono bastati un investimento, per fortuna senza gravi conseguenze, sul viale dei Colli intorno alle 17,30 e, più tardi, un altro guaio alla tramvia con i mezzi fermi per quasi un’ora a causa di un guasto tecnico, a innescare le cosiddette code ’a rimbalzo’ che hanno messo ko la viabilità, dal Ponte alla Vittoria a Porta al Prato, dalla Fortezza a piazza Ferrucci.
Solo qualche giorno fa un calo di alimentazione in San Marco durante le prove della Vacs ha fatto sì che gli autobus dal centro si riversassero sui viali facendo mettere le mani nei capelli a migliaia di automobilisti.
Ieri le opposizioni hanno chiesto conto alla giunta dell’autunno nero dei cantieri. Ad andare all’attacco per primi gli esponenti di Fratelli d’Italia con una nota congiunta di Angela Sirello, Alessandro Draghi, Giovanni Gandolfo e Matteo Chelli: "Sindaco e assessore alla mobilità non hanno niente da comunicare? E Gest? Di notizie dettagliate sulle cause dei guasti ravvicinati al tram neppure l’ombra" tuonano i meloniani che poi pungono così: "Comprendiamo il desiderio del sindaco di mettere in esercizio la Vacs, considerando che ci sono voluti due anni e mezzo per fare 2,5 chilometri di binari, ma questo non può andare a discapito dei fiorentini che devono avere spiegazioni".
Si fa sentire anche la lista Schmidt con l’ex direttore degli Uffizi che, insieme a Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini, a proposito del caos di giovedì pomeriggio parla di "disastro della mobilità fiorentina, con code chilometriche, corse saltate e nessuno dell’amministrazione che ci mette la faccia, nemmeno questa volta".
"Possiamo solo immaginare come sarà la nuova quotidianeità dei fiorentini che, in assenza di un vero trasporto pubblico hanno bisogno dell’auto" proseguono gli esponenti dell’opposizione che tirano in ballo la "pre-inaugurazione del 26 maggio scorso", fatta "in pompa magna" e "casualmente sotto elezioni" che forse ha tratto in inganno molti concittadini e li ha illusi sulla brevità dei lavori".
La maggioranza butta acqua sul fuoco e ribatte con una nota firmata dal dem Renzo Pampaloni e Giovanni Graziani (Avs-Ecolò): "L’obiettivo del sistema tramviario è quello di liberare spazio dalle auto e permettere alle persone di muoversi in modo efficiente, sicuro, rapido e a minore impatto ambientale. Per arrivarci è fisiologico convivere con qualche disagio nella fase di cantiere e di testing, ma tutto ciò è sempre avvenuto in maniera trasparente e condivisa, anche con audizioni e confronto nelle commissioni consiliari competenti".
E ancora: "Le prove hanno seguito gli orari indicati dalla Commissione e non possono essere fatte di notte o senza traffico: non avrebbe senso perché devono esser rappresentative delle condizioni reali di esercizio". Intanto i cantieri della linea 3.2.1 da piazza Libertà a bagno a Ripoli sono alle porte. Ma non c’è un cronoprogramma consultabile. L’assessore Andrea Giorgio assicura che arriverà a breve.