REDAZIONE FIRENZE

Caos treni, ennesimo guasto. Catena di ritardi verso Firenze. Ira dei pendolari: "Troppi disagi"

Anche ieri mattina un malfunzionameto agli impianti della stazione di San Giovanni ha rallentato i flussi. Si avvicina l’incontro del 9 ottobre tra Regione, sindaci e Rfi a cui sarà presente anche il comitato.

Anche ieri mattina un malfunzionameto agli impianti della stazione di San Giovanni ha rallentato i flussi. Si avvicina l’incontro del 9 ottobre tra Regione, sindaci e Rfi a cui sarà presente anche il comitato.

Anche ieri mattina un malfunzionameto agli impianti della stazione di San Giovanni ha rallentato i flussi. Si avvicina l’incontro del 9 ottobre tra Regione, sindaci e Rfi a cui sarà presente anche il comitato.

Ancora ritardi, ancora cambi di linea, ancora disagi: la vita dei pendolari del Valdarno non è semplice, in base ai racconti di chi ogni mattina deve prendere il treno per andare a lavoro e ogni pomeriggio ripercorre il tratto al contrario per tornare a casa. Anche ieri ci sono stati problemi, in particolare nelle prime corse del mattino, quelle utilizzate da chi timbra il cartellino alle 8: un guasto lungo la linea da Arezzo a Firenze, ufficialmente "agli impianti di circolazione nella stazione di San Giovanni Valdarno", ha provocato ritardi che si sono accumulati fino a Firenze.

Eppure i Regionali 18740 delle 6,45 e il 18742 delle 7,17 erano partiti in orario da Arezzo, ma sono arrivati già nelle prime stazioni della provincia di Firenze accumulando minuti su minuti. Il treno 4118 è rimasto fermo per oltre un quarto d’ora alla stazione per poi essere dirottato dalla Direttissima alla linea lenta all’altezza di Incisa. La mattina precedente il diretto delle 7,57 aveva registrato un ritardo di 40 minuti, sempre per un guasto. Il Comitato Pendolari continua a raccogliere segnalazioni e proteste.

L’elenco si allunga ogni giorno e sarà portato sul tavolo regionale del 9 ottobre. I rappresentanti degli utenti saranno infatti presenti all’incontro convocato dall’assessore regionale ai trasporti coi sindaci del Valdarno aretino e fiorentino e i vertici di Rfi e Trenitalia.

Una iniziale "dimenticanza", riportata alla memoria dal primo cittadino di Figline e Incisa Pianigiani, è stata risolta da parte di Stefano Baccelli allargando l’invito al Comitato Pendolari. Che hanno accettato: parteciperanno in videoconferenza, tornando a chiedere miglioramenti nel servizio, meno interferenze tra i treni dell’Alta Velocità e quelli dei pendolari, più controlli, meno guasti e più treni, investendo in particolare nei cosiddetti Pop.

A testimonianza del loro disagio, ci sarà la lunga lista di disservizi quasi quotidiani, confermati anche dall’indice di affidabilità che a luglio è andato sotto la soglia accettabile, tanto da far scattare i rimborsi. Chiederanno anche più pulizia sui vagoni e nelle stazioni e maggiore comunicazione perché troppo spesso rimangono fermi sui treni in viaggio senza neanche saperne il motivo.