Caos treni, la bufera diventa politica: "Troppi disservizi, Baccelli si dimetta"

Lunedì due guasti hanno mandato in tilt la rete. L’ira del portavoce dei pendolari: "Multe anche a Trenitalia" .

Caos treni, la bufera diventa politica: "Troppi disservizi, Baccelli si dimetta"

Dopo i disservizi che hanno colpito la rete ferroviaria lunedì arriva l’ira della politica e del comitato pendolari

"Ormai salire su un treno è come giocare un terno al lotto: non sai se parti, non sai quando arrivi": lo dice sconsolata una pendolare mugellana, dopo l’ennesima giornata di disservizi sulla linea Faentina. Lunedì mattina chi è salito a Borgo San Lorenzo sul treno delle 7.23, causa una precedente soppressione, si è trovato a viaggiare stipatissimo, per non parlare di chi è salito a San Piero si è fatto il viaggio tutto in piedi, mentre a Vaglia i viaggiatori sono rimasti addirittura a piedi, perché il controllore non li ha fatti salire: non c’era più un centimetro di posto. E anche il ritorno in Mugello è stato da incubo: soppresso il treno che partiva da Santa Maria Novella alle 14.40, causa un guasto agli impianti di circolazione, quello delle 15.40 si è riempito all’inverosimile. Trenitalia al mattino ha cercato di rimediare, con l’invio di un treno straordinario che è passato qualche minuto prima per alleggerire il carico del treno successivo. Ma non è bastato. E subito è scoppiata anche la bufera politica, con Fratelli d’Italia che invoca le dimissioni dell’assessore regionale ai trasporti Baccelli e chiede ai sindaci mugellani di avanzare questa richiesta. Anche il Pd di Borgo San Lorenzo è critico, e parla dell’episodio di ieri come "l’ennesimo di una lunga serie di ritardi, soppressioni, e più in generale disservizi". E chiede alla Regione di "farsi promotrice di un cambio di passo con RFI e Trenitalia, a partire dall’applicazione delle penali accumulate sulla linea per azzerare il costo degli abbonamenti". Massimo Rossi, portavoce del gruppo dei pendolari mugellani è scettico, riguardo al ruolo della Regione. "L’unica cosa che ci sa dire, con tutti gli assessori ai trasporti da Ceccobao in poi, è che la Faentina è un’eccellenza europea, perché ce lo dicono i dati. E’ pazzesco. C’è una simbiosi cinquantennale tra Regione e Ferrovie. E’ impensabile che tutti i dati della Regione che riguardano il funzionamento della Faentina siano prodotti da Trenitalia: è il controllato che fornisce i dati al controllore".

Rossi non si stanca di ripeterlo: "Se salgo senza biglietto pago una multa, se Trenitalia non rispetta il contratto di servizio non accade nulla. E’ ciò che è accaduto lunedì: i treni delle 7.23 e delle 14.40 il contratto dice che devono essere in doppia composizione. Ma di vagoni ce n’era uno soltanto. E i nuovi treni ibridi Blues? Quattro anni fa promisero che sarebbero arrivati entro l’anno, nessuno ad oggi li ha visti".

Paolo Guidotti