Sono ormai 23 anni che senza le Capannucce in città, il Natale sarebbe meno partecipato, almeno per quanto riguarda il significato di fare il presepe in famiglia, nelle comunità educative o sul posto di lavoro. E senza Natività, qui e ora, il Natale è solo una vuota sarabanda di luci sempre meno nitide, che offuscano la Luce vera, quella dell’incarnazione di Gesù, Dio che si fa uomo per condividere in tutto la nostra fragilità.
Oltre duemila premi saranno consegnati da Capannucce in città durante la cerimonia di oggi pomeriggio, alle 16, vigilia dell’Epifania, nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano, in piazza degli Antinori, slargo che da via Tornabuoni immette in via de’ Pescioni.
All’evento oltre al Comitato di Capannucce in città, presieduto da padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, con Mario Razzanelli, fondatore della rassegna e Paolo Blasi, presidente onorario, anche l’arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, e l’assessora Benedetta Albanese in rappresentanza del Comune di Firenze.
L’invito a partecipare rivolto dall’arcivescovo Gherardo e da padre Bernardo, ha raccolto in poche settimane oltre 2.000 adesioni, confermando così il successo della rassegna giunta alla sua 23ª edizione. Capannucce in città promuove la realizzazione del presepe quale simbolo e significato autentico del Natale, portando avanti la tradizione ispirata da San Francesco d’Assisi. A tutti i piccoli e grandi presepisti verrà consegnato un diploma e un gadget personalizzato per i presepi realizzati a casa, a scuola e in parrocchia.
Ci saranno inoltre 10 menzioni speciali e saranno premiati i primi tre presepisti che hanno partecipato all’iniziativa “Presepi in Scatola”, realizzando opere completamente artigianali, dall’idea all’allestimento scenografico, in formato portatile.
Ad accompagnare le premiazioni ci saranno le voci del Piccolo Coro Melograno, diretto dal maestro Laura Bartoli e accompagnato al pianoforte dal maestro Chiara Piccioli.
La rassegna si svolge grazie al supporto della Fondazione Cr Firenze, con il sostegno dell’Arcidiocesi di Firenze e la collaborazione dei media partner Radio Toscana e Toscana Oggi.
Duccio Moschella