DANIELA GIOVANNETTI
Cronaca

Capitale italiana della cultura: Fiesole sposta la propria candidatura al 2028

La decisione concordata dalla sindaca di Fiesole Cristina Scaletti e dal Presidente della Regione, Eugenio Giani

Piazza Mino da Fiesole

Piazza Mino da Fiesole

Fiesole, 17 luglio 2024- Fiesole capitale della cultura italiana, se ne riparla nel 2028 perché c'è già un'altra candidata della Toscana.

“Con il Presidente della Regione Eugenio Giani, abbiamo preferito - dice la sindaca di Fiesole Cristina Scaletti - posticipare la candidatura della nostra Città all’anno successivo, quindi con l’obiettivo del 2028, data la compresenza, nella lista delle 20 città candidate per il 2027 di un’altra realtà toscana, Massa. Siamo già partiti - continua il Sindaco - con il lavoro dando avvio al percorso e il tempo in più ci permetterà di estendere ulteriormente il processo partecipativo accogliendo le ulteriori sollecitazioni arrivate da Enti, Istituzioni e associazionismo del territorio all’indomani dell’annuncio della candidatura”.

La sindaca ha comunque ribadito con forza come Fiesole abbia tutte le caratteristiche per poter partecipare al titolo, istituito nel 2014, che si propone di promuovere progetti legati alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano materiale e immateriale, incentivando così lo sviluppo turistico e l’aumento degli investimenti. Nonostante il rinvio il lavoro va dunque avanti. Al Sindaco e agli uffici, nei giorni scorsi, sono infatti arrivati messaggi e proposte di collaborazione da parte di Enti, Istituzioni, Istituti Religiosi, Fondazioni, Associazioni e realtà imprenditoriali che, come spiega la prima cittadina, si sono dimostrati “entusiasti all’idea di poter contribuire, ciascuno con la propria disponibilità e sensibilità, a realizzare un progetto il più partecipato e collettivo possibile, per recuperare il profondo legame tra tessuto sociale, associativo, imprenditoriale e culturale che a lungo aveva caratterizzato Fiesole come città del dialogo e delle relazioni.

In una comunità con così tanta voglia di esserci, di ricucire rapporti e di riconoscersi, vogliamo percorrere, tutte e tutti insieme, questo bellissimo viaggio di costruzione e di arricchimento che ci vedrà perfezionare questo nostro progetto come una candidatura inclusiva, di grande spessore e di alto valore culturale, sociale, sostenibile e di innovazione.”