EMANUELE BALDI
Cronaca

Multe, 30 milioni di euro in tre mesi. Firenze ancora capitale dei verbali

Già nel primo trimestre dell’anno raggiunta quasi la metà del tesoretto messo a bilancio per l’intero 2022. I paragoni con le altre città italiane. Cellai (FdI): "Numeri assurdi, ho chiesto un accesso agli atti"

Firenze, 27 maggio 2022 - Ventinove milioni di euro di multe da Capodanno al 31 marzo, più di trecentomila euro al giorno in contravvenzioni per divieti di sosta, corsie preferenziali ’bucate’, rimozioni, eccessi di velocità e via violando il codice della strada. Se non è un record poco ci manca. Ma tant’è.

Un vigile urbano in azione in centro a Firenze (Foto archivio)
Un vigile urbano in azione in centro a Firenze (Foto archivio)

Come emerso nell’ultima seduta della commissione bilancio presieduta da Massimo Fratini, nel primo trimestre 2022 Palazzo Vecchio ha raggiunto quasi la metà dei 74 milioni di euro messi nel bilancio di previsione per violazioni al codice della strada per questo anno solare e di questo passo – se il ritmo dovesse restare questo – nelle casse del Comune a fine anno entrerebbero (siamo, e lo sottolineiamo con l’evidenziatore, a fare un calcolo di pura tendenza) quasi 120 milioni di euro.

Una cifra altissima, mai registrata in passato e che stupirebbe ancora di più alla luce di eventuali paragoni con altre città italiane. Secondo un recente report del Sole 24 Ore infatti a Roma – che conta circa 3 milioni di abitanti contro i poco più di 360mila di Firenze – nel 2020 il Comune incassò 136 milioni di euro, Milano 121, Napoli addirittura 21 (cioè in un anno meno di quanto abbia fatto Firenze nei primi tre mesi di quest’anno nonostante le dimensioni non paragonabili delle due città).

Secondo l’assessore al traffico del Comune Stefano Giorgetti, più volte interpellato sulla questione del singolare record che detiene Firenze (prima in Italia con un 138,33 euro di entrate maggiori pro capite derivanti da sanzioni), i numeri alti derivebbero dai tantissimi, quasi due terzi del totale, turisti o comunque pendolari che in auto violano le regole e vengono puntualmente puniti.

Un ’record’ che quindi, secondo Palazzo Vecchio, necessiterebbe di essere letto diversamente. Ma Jacopo Cellai, neosegretario cittadino di Fratelli d’Italia e membro della Commissione bilancio, non ci sta: "Quasi trenta milioni di euro in tre mesi sono una cifra enorme, vogliamo chiarezza. – dice – Certo che se si dice di voler fare prevenzione e poi non si interviene con segnaletiche adeguate in punti come via Nazionale dove, nonostante tutti si siano accorti – viste le centomila multe elevate in un anno – che in pochi hanno capito che per raggiungere la stazione bisogna svoltare in via Fiume altrimenti si ’becca’ la telecamera qualcosa non torna...".

Ma Cellai non si ferma: "Premettiamo che la legge e le regole si rispettano sempre e ci mancherebbe, ma qui dobbiamo fare altre riflessioni: ci sono tante multe nelle corsie preferenziali? Bene, allora rendiamoci conto che forse non funzionano e la circolazione dei mezzi pubblici è lo stesso ostacolata".