All’inizio furono 14mila lire. Oggi c’è voluto qualche soldo in più per restaurare, rifare la copertura e qualche parte d’intonaco interno alla Cappellina dei Caduti di Santa Brigida. Una piccola Chiesetta che ha sempre vissuto delle cure e dell’amore del suo popolo e che, in qualche modo, ha una storia che assomiglia molto alla vicenda di Peppone e don Camillo. Non fosse altro che, domenica, scorsa, per celebrare la fine dei lavori e raccogliere (ancora) ulteriori euro mancanti, il pranzo si è svolto alla locale casa del popolo. Sacro e profano, dunque, uniti come nella storia di Guareschi. La Cappellina dei Caduti di santa Brigida fu voluta nel 1925 dall’allora parroco don Virgilio Giorgi, che la realizzò dopo che lui - nel 2023 - aveva assunto il ruolo di guida spirituale della frazione. Originariamente su quello spazio sorgeva un’altra Cappellina, dedicata a San Vincenzo Ferreri. Anche oggi - come allora per la sua costruzione - gli abitanti di Santa Brigida hanno messo mano al portafogli per pagare il restauro.
Leonardo Bartoletti