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Carabinieri martiri di Fiesole. Il ricordo a 80 anni dalla morte

Nel 1944 tre carabinieri furono fucilati dai tedeschi a Fiesole per salvare ostaggi civili. Eventi commemorativi per l'ottantesimo anniversario del sacrificio includono mostre e presentazioni artistiche.

Nel 1944 tre carabinieri ventenni, Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti morivano a Fiesole, fucilati dai tedeschi nel giardino dell’Albergo Aurora di piazza Mino, dopo che si erano consegnati per salvare la vita di dieci ostaggi, selezioni per rappresaglia fra i civili. In occasione dell’ottantesimo anniversario del sacrificio, l’Ispettorato Regionale guidato dal Generale Luigi Nardini e la Sezione di Fiesole dell’Associazione nazionale carabinieri , in stretta collaborazione con l’Arma in servizio, hanno in programma numerosi eventi. "Faremo la presentazione di elaborazioni artistiche o letterarie realizzate da studenti, eventi per esprimere riconoscenza anche ad altri giovani militari che hanno dato la loro vita per il nostro Paese e mostre storiche – spiega il presidente della sezione fiesolana , tenente Gian Carlo Losi". Il primo appuntamento è al liceo Alberti-Dante di Firenze il 6 marzo, giornata europea dei "Giusti dell’Umanità"."Abbiamo deciso di iniziare con una scuola perché – prosegue Losi- per mantenere vivo il ricordo di quell’esempio di dignità e solidarietà non vi è modo migliore che coinvolgere i giovani e l’arte; e in quella scuola vi sono entrambi". Appuntamento in via San Galle 68, alle ore 12. Intervengono il Generale Luigi Nardini, il Sindaco di Fiesole Ravoni, la Garante dell’Infanzia per la Toscana Camilla Bianchi, il Presidente. del Centro Unesco Vittorio Gasparrini.

D.G.