REDAZIONE FIRENZE

Carabinieri martiri, l’anniversario. La città ricorda i tre giovani eroi

A Fiesole, la cerimonia annuale ricorda il sacrificio di tre giovani Carabinieri fiesolani fucilati dai nazisti per salvare dieci ostaggi.

A Fiesole, la cerimonia annuale ricorda il sacrificio di tre giovani Carabinieri fiesolani fucilati dai nazisti per salvare dieci ostaggi.

A Fiesole, la cerimonia annuale ricorda il sacrificio di tre giovani Carabinieri fiesolani fucilati dai nazisti per salvare dieci ostaggi.

Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti avevano entrambi ventidue anni mentre Alberto La Rocca appena venti, quando caddero sotto i colpi del plotone d’esecuzione nazista per salvare la vita di dieci cittadini fiesolani presi in ostaggio.

Era il 12 agosto di ottanta anni fa e come ogni anno il loro sacrificio è stato ricordato con una cerimonia organizzata dalla sezione di Fiesole dell’Associazione nazionale carabinieri.

Alla messa, officiata da Monsignor Roberto Pagliazzi in Santa Maria Primerana, è seguita la deposizione di una corona all’ingresso del Municipio, dove si trova la targa ricordo dei Tre giovani Carabinieri, che è stata apposta il 25 aprile 1950 a distanza di quattro anni dal riconoscimento della Medaglia d’Oro al Valore Militare.

Quindi il presidente della Sezione di Fiesole dell’A.n.c.,Gian Carlo Losi ha ricordato brevemente il significato e "l’esempio di lealtà, altruismo e senso del dovere di cui quei tre giovani uomini furono protagonisti". Fra i presenti, in rappresentanza dell’amministrazione comunale è intervenuto l’assessore Tommaso Rossi mentre per l’Arma, era presenti, fra gli altri, il generale di divisione e Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Luigi Nardini e il comandante della Stazione di Fiesole luogotenente Marco Pugliesi.

Daniela Giovannetti