Firenze, 6 febbraio 2024 – “Si è vissuto ieri un vero e proprio pomeriggio di follia all’interno del carcere fiorentino. Oramai non si conoscono più le parole per definire lo sbando a cui sono destinati i poliziotti penitenziari di Sollicciano”, dice il segretario regionale del Sappe Francesco Oliviero.
“Ieri (lunedì, ndr) si è toccato il fondo e solo grazie al sacrificio e all'abnegazione del personale di polizia si è evitato il peggio al reparto giudiziario. Durante le visite mediche si sono incrociati detenuti albanesi e nigeriani. Ha avuto luogo un battibecco tra loro ma i poliziotti presenti sono riusciti a evitare il contatto fisico. I detenuti albanesi sono risaliti verso la sezione e hanno atteso l'arrivo del detenuto nigeriano. Appena quest'ultimo ha raggiunto il primo piano del reparto è stato aggredito violentemente dai detenuti albanesi. È riuscito, dopo i colpi ricevuti, a raggiungere la propria sezione di appartenenza e raccontato l'accaduto ai suoi connazionali. Alla notizia tutti i detenuti nigeriani si sono organizzati per vendicarsi. Hanno atteso l'apertura del cancello di sbarramento da parte del personale, per permettere al porta vitto di entrare e distribuire la cena, ed è iniziato il caos”.
Momenti di panico e grande tensione, denuncia Oliviero: “I detenuti volevano uscire per raggiungere gli albanesi nella propria sezione e vendicarsi. I pochi agenti presenti del turno pomeridiano hanno bloccato il cancello e, con non poco difficoltà, sono riusciti a chiuderlo. Ma questo non ha fermato i nigeriani che, essendo a regime aperto, hanno prima tentato di forzare il blocco: non riuscendoci, hanno lanciato olio bollente e bombolette di gas incendiate contro il personale. A seguito dell'esplosione di una bomboletta, si è rotto il plexiglass del cancello e due agenti sono stati colpiti agli occhi dalle schegge”.
“Sono stati attimi di terrore e paura e solo grazie al personale che vive in caserma che, sentito l'allarme, si è precipitato sul posto si è riuscito a mettere in sicurezza il reparto”, evidenzia il sindacalista. “Il bilancio è catastrofico e dovrebbe far chiedere a chi è preposto alla salvaguardia del personale e della sicurezza dell'istituto se è questo il modo di poter espletare il proprio servizio. Due sezioni devastate e cinque agenti di polizia penitenziaria al pronto soccorso, di cui due con il serio rischio di perdere la vista da un occhio: pensiamo che tutto ciò possa bastare per fare comprendere che la situazione nel carcere di Sollicciano è ormai fuori controllo. Non sono più differibili provvedimenti risolutivi e l'allontanamento dei ristretti protagonisti di tale scempio”.
“Non passa giorno che non si verificano aggressioni nei confronti della Penitenziaria che presta servizio in Toscana e a Sollicciano in particolare: e siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno”, aggiunge Donato Capece, segretario generale del Sappe.