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“Niente acqua calda in carcere”, rigettati i ricorsi dei detenuti. Il garante avvia indagine

Accertamenti su alcune risposte della magistratura di sorveglianza

Firenze, 13 luglio 2024 – Il caso delle condizioni di vita all’interno del carcere di Sollicciano non placa. Ora il Garante dei detenuti avvierà accertamenti su alcune risposte della magistratura di sorveglianza, che hanno rigettato una serie di ricorsi per liberazione anticipata, sconto o risarcimento danni presentati da vari detenuti nel carcere di Sollicciano a Firenze, a causa delle condizioni degradate della struttura. Il Garante si è soffermato anche sull'ordinanza in cui si rigetta uno dei ricorsi presentato da un detenuto di Sollicciano, il quale lamentava le scarse condizioni igieniche, e in cui si legge: “Con riferimento alla mancanza di acqua calda nel lavandino che si trova all'interno delle camere detentive, ritiene questo magistrato che la fornitura di acqua calda all'interno della cella non sia un diritto essenziale garantito al detenuto, ma una fornitura che si può pretendere solo in strutture alberghiere”.