Firenze, 29 settembre 2021 – Dopo dieci anni torna in Italia la cardiologa Francesca Raimondi. Arriva direttamente dall’hôpital Necker-Enfants malades di Parigi ed entra a far parte del Meyer, dove l'esperta di cardiologia pediatrica guiderà la nuova unità di Diagnostica cardiologica non invasiva. Proprio nella Giornata mondiale del cuore, il Meyer dà l'annuncio del rientro della dottoressa Raimondi, che entrerà in servizio a partire dal 16 ottobre. Contestualmente all’arrivo della dottoressa, la cardiologia del Meyer è stata potenziata anche dal punto di vista tecnologico: grazie al supporto della Fondazione Meyer, questo reparto dell’ospedale può infatti contare su una risonanza magnetica 1.5 Tesla allo stato dell’arte, in grado di applicare le più avanzate tecniche di imaging anche alla diagnostica delle patologie cardiache pediatriche.
“Dopo tanti anni all'estero – spiega la cardiologa – avevo il desiderio di mettere a disposizione la mia esperienza nel campo delle cardiopatie congenite e contribuire a una realtà dove la clinica e la ricerca si nutrono reciprocamente e dove l'entusiasmo dei giovani medici possa esprimersi al meglio migliorando sempre di più le cure offerte ai nostri piccoli pazienti”. “La realtà dell'ospedale Meyer – aggiunge – mi ha conquistato: non solo si tratta di un centro di eccellenza in pediatria sul territorio nazionale, ma soprattutto trovo che le sue scelte strategiche siano quelle giuste per potenziare la ricerca e l'insegnamento in un contesto di meritocrazia e sostegno dei giovani, esattamente quello di cui il mio progetto aveva bisogno”.
Il suo curriculum La dottoressa Raimondi, 45 anni, si è da sempre dedicata alla cardiologia pediatrica e fetale e in particolare alla diagnostica non invasiva delle cardiopatie congenite complesse (Ecocardiografia, Tac e Rmn). Dopo cinque anni al Bambino Gesù di Roma, è volata a Parigi dove dal 2012 ha diretto l'attività di Imaging cardiaco non onvasivo nel Dipartimento di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica, Centre de reference des cardiopathies congenitales complexes. Parallelamente ha portato avanti un’intensa attività di ricerca in gruppi internazionali d'eccellenza come l’“Heart-morphogenesis group” dell’Institut Imagine université de Paris e il gruppo “Decision and Bayesian Computation” dell’Institut Pasteur, con incarichi importanti anche a Londra, come quello di ricercatrice onoraria al King’s College della scuola di Biomedical engineering & imaging sciences e l’honorary contract in pediatric cardiology all’Evelina London children’s hospital.