Novecentoquaranta metri in più di binari, due fermate di numero. Sembrerebbe un’opera da nulla, se paragonata alle mastodontiche linee tramviarie già in servizio o attualmente in progettazione.
In realtà il prolungamento – tecnicamente l’estensione – della Linea T1 dall’attuale capolinea di fronte all’ingresso di Careggi fino al Meyer rappresenta, per le istituzioni, un passaggio chiave specie alla luce dell’importanza dell’ospedalino pediatrico, eccellenza nazionale.
Il costo dell’opera ammonterebbe a poco più di 38 milioni di euro e rientra nel pacchetto di progetti con cui si parteciperà ai bandi ministeriali. Due come detto le fermate previste, Villa di Careggi (la fermata intermedia) e il nuovo capolinea Meyer.
Ieri il governatore Eugenio Giani è tornato sul tema ribadendone l’importanza.
Già in passato il presidente della Regione aveva dimostrato di tenere tantissimo al progetto tanto da affermare, non più tardi di un paio di mese fa che "bene, se il piano risulterà fra i progetti vincitori bene" altrimenti, data la rilevanza, "i soldi li metteremo noi come Regione".
Per Giani, oltre all’allaccio della linea con il Meyer e alla sua rilevanza in termini snitari, l’opera – come ribadito ieri in Sala Pegaso – assume importanza anche a livello culturale perché quando qui ci saranno gli Uffizi diffusi si potrà di fatto arrivare direttamente alla villa di Careggi con la tramvia presa alla stazione proprio sfruttando la fermata intermedia.
Al netto della sua strategicità, è però innegabile che l’opera, e specialmente i cantieri della stessa, comporterebbe la necessità di rivoluzionare un’area chiave della città per non farla collassare. Anche se si tratta di neanche un chilometro di binari in tutto.
Come noto, il viale Pieraccini è la spina dorsale di tutta la zona ospedaliera ed è da sempre sotto stress a livello di viabilità per varie ragioni. La prima, ovviamente è legata alla presenza della cittadella ospedaliera di Careggi che ogni giorno è frequentata da centinaia di operatori sanitari e di studenti. La seconda è quella legata al parcheggio-serbatoio lungo la strada che, per quanto utile, è un elemento di ingolfamento legato alle manovre.
In più ovviamente sarebbe necessario durante la fase delle lavorazioni far coesistere le ditte e le imprese con il transito costante di ambulanza. Una sfida insomma non semplice per la zona forse più delicata e importante della città.