ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Careggi, la fuga continua

Altri tre luminari lasciano l’ ospedale. Esodo iniziato tre anni fa con Capanna

Sala operatoria

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Firenze, 17 novembre 2019 -  E Careggi saluta altre tre ‘grandi firme’ della medicina. Se ne vanno i primari della Chirurgia d’urgenza, Andrea Valeri, dell’Oculistica, Stanislao Rizzo, della Reumatologia, Marco Matucci Cerinic. Ciascuno va per un motivo diverso. Anche se lasceranno orfana Careggi dei loro gesti esperti, il loro sapere non andrà perduto: già trasmesso agli allievi, in alcuni casi dopo molti anni di scuola.

Sale dunque il numero degli addii all’ospedale fiorentino che, a marzo, aveva salutato l’oncologo Giuseppe Giaccone chiamato da Washington con la missione di creare un centro che uniformasse i percorsi dei pazienti oncologici, arrivato a dicembre e andato via sbattendo la porta. Dovendo rifondere tremila euro all’azienda ospedaliero universitaria per le assenze. Un esodo massiccio cominciato tre anni fa con la fuga di una grandissima eccellenza: Roberto Capanna, prossimo al pensionamento, che non ricevendo input positivi e propositivi, scelse di continuare a far crescere la sua scuola di ortopedia oncologica a Pisa, dove ha ottenuto la cattedra di professore ordinario. Da quel momento tantissime professionalità hanno lasciato Careggi. Sino ad oggi. Il direttore della Chirurgia d’urgenza, Andrea Valeri, è stato pensionato dopo quarant’anni di servizio. Allievo della prestigiosa scuola di chirurgia fondata dal luminare Tommaso Greco, proseguita con le mani d’oro di Carlo Massimo e di Navarrini, e poi con Favi, Veltroni e Boffi, oltre a Valeri. Per Valeri Careggi ha deciso di non sfruttare l’opzione di trattenere il professionista per altri due anni allacciando il suo percorso all’Ateneo.

Avendo ottenuto l’abilitazione nazionale a professore di prima fascia, per Valeri l’Università avrebbe potuto far scattare il concorso di professore ordinario, come accaduto con Capanna a Pisa. A Careggi il posto di Valeri va al facente funzioni Paolo Prosperi, mentre lui, oltre a mantenere un ruolo di consulenza, andrà a operare a Villa Donatello. Che sta accogliendo tutti i migliori professionisti in uscita da Careggi. Un motivo di riflessione.

«Non c’è alcuna fuga, le uscite fanno parte di processi fiosologici legati o a nuovi interessi dei professionisti o a nuove opportunità o a pensionamenti – spiega il direttore generale di Careggi, Rocco Damone – La cosa importante importante è che l’azienda ospedaliero universitaria abbia professionalità per sostituirli e per tenere alto il nome di Careggi».

Ma sta per andarsene anche la star dell’oculistica, Stanislao Rizzo. Da vincitore di concorso, è suo il posto al policlinico Gemelli di Roma, professore ordinario all’Università Cattolica. Ci sarà ancora da aspettare la formalizzazione: serve l’approvazione della segreteria della Santa Sede. A Careggi era arrivato cinque anni fa da Pisa: il centro che gli è stato cucito addosso è divenuto un’eccellenza internazionale. Premiato a Los Angeles come chirurgo più innovativo nel 2011: è sua invenzione l’impianto di retina artificiale che ridà la vista a pazienti affetti da retinite pigmentosa. Interrompe il rapporto con Careggi anche il direttore della Reumatologia, Marco Matucci Cerinic, un altro nome di fama internazionale. Lasciato il primariato, continuerà a insegnare, a fare ricerca e tutte le sue attività da professore ordinario con l’Università. Ma la sua attività clinica la svolgerà in privato. © RIPRODUZIONE RISERVATA