REDAZIONE FIRENZE

Careggi sotto inchiesta, le indagini continuano e i baroni tremano

Il giudice dice sì alla proroga per altri sei mesi. Nuove attività in corso

Una sala operatoria (foto di repertorio)

Una sala operatoria (foto di repertorio)

Firenze, 29 luglio 2019 - Ancora indagini sui «baroni» di Careggi. Lo ha deciso il gip, Anna Liguori, che ha sciolto la riserva e ha accolto la richiesta di proroga avanzata nei mesi scorsi dalla procura. Richiesta a cui, nell’udienza di due settimane fa, si erano opposti i difensori di alcuni indagati. Si va avanti, dunque, per almeno altri sei mesi. E c’è ancora attività in corso, perché, scrive il giudice, ci sono deleghe d’indagine (ovvero accertamenti ancora da compiere, in direzioni top secret) che risalgono ad appena un mese e mezzo fa e che dunque necessitano ancora di tempo.

Ma ci sono anche – e questo è un punto a favore dei 14 indagati del primo fascicolo – «scenari in parte diversi da quelli prospettati inizialmente dal pm», scrive il giudice nelle due pagine con cui ha rigettato l’opposizione alla proroga. Scenari ad esempio più favorevoli per il professor Fabio Cianchi, per il quale, ricorda il gip, sono stati ritenuti insufficienti gli indizi a suo carico e lo stesso giudice non ha emesso alcuna misura interdittiva nei suoi confronti. Oppure alcune ipotesi di reato sono state riqualificate in abuso d’ufficio.

E, aggiungiamo, sulla «cattedropoli» fiorentina si è espresso anche il tribunale del Riesame, che ha «cancellato» l’interdizione per il prof Alessandro Della Puppa, e di fatto quasi annientato le accuse nei suoi confronti, cioè di aver partecipato, in concorso con altri, al «pilotaggio» del concorso da lui vinto.

Ma l’inchiesta su Careggi è adesso anche passata di mano. Dopo gli accertamenti in corso a Genova, avviati dopo un esposto partito proprio da Firenze, al sostituto procuratore Tommaso Coletta sono subentrati i colleghi Antonino Nastasi e Massimo Bonfiglio, «coordinati» dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli.

E al filone originario – culminati nelle interdizioni del marzo scorso –, se n’è aggiunto almeno un altro, che ha per oggetto il concorso di professore associato di cardiochirurgia vinto da Pierluigi Stefàno. Ma la squadra mobile della questura è impegnata su vari fronti, alcuni dei quali ancora inevitabilmente segreti. Di sicuro c’è che l’inchiesta Careggi va ancora avanti. Anche se non si sa dove andrà a finire.

ste. bro