ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Careggi, Senologia al top d’Europa. Il reparto di diagnostica raddoppia

Inaugurata la nuova struttura diretta dal radiologo Nori, tra le più all’avanguardia nel nostro Paese

Careggi, Senologia al top d’Europa. Il reparto di diagnostica raddoppia

Il reparto di Diagnostica senologica di Careggi raddoppia. Più spazi: al piano seminterrato si aggiungono tutti i locali del piano terra della palazzina dell’ex Maternità che un tempo doveva essere demolita e che, invece, recuperata, ha permesso il notevole ampliamento della Senologia radiologica guidata da Jacopo Nori Cucchiari, nel suo settore uno dei radiologi più apprezzati del nostro Paese.

Oltre allo spazio la Diagnostica senologica di Careggi può vantare una completezza di macchinari all’avanguardia che la collocano tra le più avanzate d’Europa e tra le migliori d’Italia.

Cinque mammografi, tutti con mezzo di contrasto. Sei ecografi dedicati alla senologia. Ventimila pazienti all’anno. Per la precisione si effettuano 18.800 mammografie, 11.400 ecografie, 1.500 biopsie eco-guidate, oltre 600 biopsie radioguidate, 600 risonanze magnetiche, 1.100 mammografie con mezzo di contrasto. Ogni anno si registrano circa 300 nuove diagnosi di tumore. La Diagnostica senologica fa parte della famiglia della Breast unit di Careggi, diretta dal professor Lorenzo Orzalesi, che con i suoi 900 interventi all’anno, si colloca al quarto posto tra le migliori chirurgie senologiche in Italia.

"Con i macchinari aggiuntivi faremo solamente i primi livelli, circa 60 persone al giorno saranno sottoposte a esami e accertamenti diagnostici. Con le macchine più avanzate tecnologicamente verranno effettuati gli esami di secondo livello – spiega Nori – Il nostro obiettivo per ottimizzare il servizio è proprio quello di differenziare il percorso standard dagli esami che hanno bisogno di maggiori approfondimenti".

La parola d’ordine è innovazione. Sarà ampliato il settore dedicato alle terapie percutanee. Si tratta di cure che consentiranno alle pazienti di evitare la sala operatoria, effettuando trattamenti in sala ecografica in anestesia locale. Possono essere trattate per via percutanea tutte le lesioni pretumorali, che non sono tumori ma potrebbero diventarlo nel tempo. Nel punto del prelievo sarà introdotto un microclip che consente di valutare successive modificazioni del tessuto. Un modo per effettuare un monitoraggio stretto.

Il plauso al centro arriva anche dal governatore toscano Eugenio Giani: "L’eccellenza di questa struttura per le competenze e le capacità assistenziali consolidate in anni di attività, merita la straordinaria generosità di cittadini e istituzioni come Corri la vita e Fondazione Cr Firenze, da un ventennio impegnate nella raccolta fondi per il potenziamento delle preziose tecnologie, sempre più avanzate, indispensabili per la diagnosi precoce del tumore al seno".

Tra i trattamenti effettuati dalla Diagnostica senologica che permettono alle pazienti di evitare il ricorso alla sala operatoria c’è anche la crioablazione. Una bruciatura ’a freddo’ che viene fatta su fibroadenomi in giovani donne. Oppure in lesioni cancerose nelle pazienti anziane che non possono affrontare l’intervento chirurgico. Il grande vantaggio è poterle effettuare in ambulatorio. Tra l’altro, la crioablazione, rispetto alla termoablazione consente di non sentire dolore.

"Sono molto contento, ringrazio la direttrice generale Matarrese, Corri la vita, e tutti i privati, le istituzioni e le associazioni che , negli anni, hanno permesso di dotarci di queste meravigliose attrezzature facendo diventare la struttura il centro più all’avanguardia d’Italia", dice Nori.

Il tumore al seno nel nostro Paese colpisce 50mila donne all’anno. Una donna su nove nel corso della propria vita dovrà affrontare la malattia. Sono raccomandati controlli annuali a partire dai quarant’anni. Periodo che si accorcia per le donne con rischio genetico elevato.