L’allarme era stato dato da tempo, ma non si trovano soluzioni, e allora i sindaci di Marradi e di Palazzuolo sul Senio, Tommaso Triberti e Marco Bottino lanciano un appello forte alla Regione Toscana: "Non si può lasciare l’intero territorio montano senza medici – dicono – in attesa di una soluzione definitiva servono deroghe per soluzioni temporanee concrete e già attuate in altri territori".
Tra due settimane, per i due comuni montani dell’Alto Mugello, ci sarà un solo medico di base per quasi 4 mila pazienti, in una zona che ha peraltro un alto indice di vecchiaia. Adesso sono due, ma per uno sta per scattare il pensionamento. E la situazione assistenziale diverrà drammatica.
Per questo i sindaci chiedono una soluzione in deroga. Qual è il problema? Vista la mancanza dei medici sul posto, i cittadini marradesi e palazzuolesi potranno essere presi in carico da medici mugellani. Essi però non farebbero in loco attività ambulatoriale. E che un paziente di Marradi o di Palazzuolo possa andare a farsi visitare a Borgo San Lorenzo è impensabile. Così in attesa che escano i bandi con specifiche incentivazioni per le aree interne, i due sindaci sollecitano una soluzione temporanea, già adottata in altre zone della Toscana: "i medici che si rendono disponibili ad accogliere temporaneamente i pazienti di Marradi e Palazzuolo devono fare anche ambulatorio in loco."
"Nelle ultime settimane – spiegano Bottino e Triberti - ci sono stati vari incontri per provare a mettere a terra questa soluzione temporanea che avrebbe dato una risposta ai cittadini in attesa della soluzione definitiva, ma ad oggi non sono arrivate risposte concrete, mentre le soluzione provvisorie trovate dall’Azienda Sanitaria, così come sono strutturate, le riteniamo insoddisfacenti".
E continuano: "Il 1 gennaio deve esserci una risposta, anche temporanea. Non ci si può permettere di non avere un servizio come quello della medicina di base, fondamentale per il nostro territorio. Tecnicamente la burocrazia permette di suddividere i pazienti su medici di altri Comuni, ma avrebbero ambulatori molto distanti dai nostri paesi, quindi nella pratica rimarremmo senza medici di medicina generale e questo non deve accadere. Siamo aree interne e come tali ci sentiamo ulteriormente penalizzati".
I due sindaci dell’Alto Mugello non nascondono la preoccupazione: "Abbiamo fatto assemblee pubbliche e ci abbiamo messo la faccia nei confronti dei nostri cittadini, sono anni che si sta lavorando sulla questione, si era anche trovata una soluzione ma non si è riusciti ad andare in deroga rispetto agli accordi con l’Emilia Romagna – notano con disappunto Triberti e Bottino -. Siamo consapevoli di come il problema di fondo sia la carenza di medici, ovunque. Si deve, però, trovare anche una soluzione al problema immediato e non può essere un sindaco a dover fare attività di scouting di medici. La carenza in una città non è come la mancanza di medici in un territorio come l’Alto Mugello, quindi è necessario creare regole diverse perché sia appetibile scegliere la montagna".
Paolo Guidotti