ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Carini, ultimo giro in reparto dopo quarant’anni

Careggi: il prof va in pensione. Domenica all’alba, l’emozione dei collaboratori che hanno rinunciato al giorno libero. "Emozione grande"

Carini nell’ultimo giro di domenica

Firenze, 2 novembre 2021 - E’ andata così. Che non è servita una festa per emozionarsi. Ma la normalità, niente di più straordinario: la "cosa eccezionale è essere normali", lo ha detto in musica anche Lucio Dalla e resta per sempre. Un giorno in reparto uguale a tutti gli altri giorni. E l’ultimo giro del prof, con il codazzo dei medici strutturati e degli specializzandi in turno. Come nei film. Come nell’immaginario collettivo. Così da quarant’anni.

Domenica mattina, appuntamento per tutti alle 7,30, un’ora dopo rispetto ai giorni feriali, reparto di Urologia al San Luca nuovo di Careggi. Hanno rinunciato alle ferie e al giorno libero i dottori per seguire il professor Marco Carini nel suo ultimo giro fra i pazienti: visite, controlli, dimissioni fino alla stanza 217. L’ultima del reparto. I consigli, i colloqui, il confronto. Momenti importanti. "E’ stato emozionante, da lacrime – racconta Marco Cocci, uno dei chirurghi dell’équipe di Carini – Vedere il prof nel suo ultimo giorno di servizio, come se fosse stato il primo, dopo quarant’anni e di domenica, la dice lunga su chi è".

Il primario sempre sul pezzo. Alle sei già in ospedale, tutte le mattine per quarant’anni. Carini, erede e allievo di Alfiero Costantini che aveva dato ulteriore impulso alla scuola fiorentina di urologia nata con l’istituzione della prima cattedra toscana (e relativa scuola di specializazione) nel 1956 dal luminare Ulrico Bracci, figura che ha rappresentato nell’urologia moderna un ruolo fondamentale quale innovatore e valorizzatore della specialità. Impegnato nel dare degno seguito alla scuola, il prof Carini ha plasmato generazioni di urologi e chirurghi che lui è convinto non lo faranno rimpiangere. E questo è un pensiero che hanno solo i migliori maestri.

Carini ha portato l’urologia fiorentina a livelli altissimi nel mondo, punto di attrazione e richiamo per Careggi dove era sua la direzione anche del dipartimento Oncologico. Chirurgo tra i più apprezzati, medico dalle straordinarie doti umane, innovatore. Carini oltre a dare impulso all’innovazione ha spinto con forza su un tasto dolente: la prevenzione. A differenza delle donne, che sin da giovanissime sanno di doversi sottoporre a controlli periodici, per gli uomini, persa l’abitudine con la visita per il servizio di leva, la prevenzione è quasi un tabù. Carini con il direttore della Diagnostica per immagini Ilario Menchi (ora in pensione) ha spinto per dare avvio a una nuova mentalità. Ora si apre la gara per la successione. L’erede chirurgo sarà Andrea Minervini, mentre per la guida del Dipartimento Oncologico ci saranno elezioni nelle prossime settimane.