REDAZIONE FIRENZE

Caritas in aiuto dei poveri

"Quel che più preoccupa è che nella pandemia vengono a riemergere quei segnali di involuzione culturale che hanno segnato sempre più gli ultimi tempi: individualismo, affermazione di sé, di una libertà senza riferimenti valoriali, che giunge a minare i fondamenti della identità sessuale, della famiglia, della vita. Sono le stesse scelte di regressione dell’umano che stanno alle radici della povertà, esito di sistemi economici e sociali basati sull’ingiustizia, a sua volta effetto del prevalere dell’avere sull’essere". Lo ha detto il cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, nell’omelia per la messa della Giornata dei poveri nella chiesa di San Piero in Palco. Per Betori di fronte alla pandemia, "che fatichiamo a vincere", dopo "un primo tempo di corresponsabilità, stanno ora riemergendo diffidenze. Di fronte all’infuriare delle onde sembra entrare in crisi la consapevolezza che stiamo tutti sulla stessa barca".

Al termine della celebrazione l’arcivescovo ha consegnato i pacchi alimentari ad alcune famiglie, insieme a Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop. La Coop, insieme alla Fondazione il Cuore si scioglie, ha contribuito alla realizzazione dei pacchi ed è costantemente è impegnata, a fianco di Caritas, per il contrasto alla povertà alimentare. Caritas Firenze, ha ricevuto l’aiuto anche del Progetto Agata Smeralda che ha offerto il pranzo alla mensa di via Baracca a più di 300 bisognosi.