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Carlo e Camilla a Firenze (Umberto Visintini / New Press Photo)
Firenze, 31 marzo 2017 - Una visita particolarmente gradita, quella di Carlo e Camilla al British Institute. Una visita caratterizzata dall'orgoglio britannico. Il British Institute of Florence, fondato nel 1917 quale prima istituzione culturale britannica ad operare fuori dal Regno Unito, ha vissuto oggi l'appuntamento d'eccezione del proprio Centenario ospitando la visita di Carlo, principe di Galles, e della sua seconda consorte la duchessa di Cornovaglia. Per la terza volta l'erede al trono ha dedicato una visita allo storico istituto (le precedenti nel 1985 e nel 2002), mentre si e' trattato della prima volta per la duchessa, Camilla Parker Bowles, a lungo sua amante e sposata solo nel 2005.
Nel pomeriggio, accompagnati dagli amici e dai sostenitori del British Institute of Florence, le loro altezze reali hanno incontrato gli studenti britannici che hanno scelto la citta' di Firenze per studiare la lingua italiana. Quindi sono entrati in contatto con gli insegnanti di madrelingua inglese dell'istituto che con loro attivita' sono sempre piu' presenti nelle scuole statali di Firenze.
La coppia ha partecipato a una lezione di storia dell'arte e preso parte alla lettura di una storia per bambini. Il principe e la duchessa hanno poi inaugurato nei locali del British Institute of Florence la mostra "Shakespeare in White" di Lorenzo Perrone, artista capace di trasformare le opere del Bardo in sculture a base di libri totalmente privati dei loro contenuti e ridotti ad autentica materia prima.
In occasione della visita sono stati esposti alcuni 'gioielli' della Biblioteca Sir Harold Acton (scrittore, storico, celebri i suoi due volumi sui "Borboni di Napoli", collezionista, nato a Firenze nel 1904 e qui deceduto nel 1994, proprietario di villa La Pietra, sulla via Bolognese, uno dei gioielli della citta'), con i suoi 53.000 volumi una delle piu' importanti dell'Europa continentale.
Tra questi, la prima edizione datata 1902 di "London before the conquest" di W. R. Lethaby (architetto perito dell'Abbazia di Westminster) riguardante le antiche citta' prima della fondazione di Londra, oltre a preziosi volumi facenti parte della collezione di Sir Harold (che al celebre e caustico scrittore britannico Evelyn Waugh - erano stati entrambi allievi a Oxford anche se in college diversi - ispiro' il personaggio dandy e decadente di Anhony Blanch nel suo 'Ritorno a Brideshead') il cui nome e' legato alla biblioteca dove dal 1966 e' stata collocata la sede del British Institute of Florence.