di Enrico Salvadori
FIRENZE
Un ragazzo con la passione per la musica che mixava nelle feste in casa. Poi l’esperienza di dj al “Poggetto”, discoteca fiorentina inizio anni Ottanta. Fernando Capecchi, lo storico manager della Vegastar che lì piazza le orchestre, chiede consiglio al direttore Paolo Pedani perché cerca un presentatore. Spunta il nome di quel giovane con i capelli neri lunghi e folti che indossa dei grandi occhiali. Nei suoi manifesti promozionali il nome e cognome Carlo Conti era scritto con i caratteri del brand Coca Cola. Capecchi è colpito dalla genialità e dalla voglia di emergere del dj che ha la stoffa del presentatore. Nasce così un sodalizio e una carriera che porterà Carlo a diventare il numero 1 della tv italiana e che ora torna a Sanremo per due anni come direttore artistico e conduttore. Carlo (subito ribattezzato dj Coca Cola da Capecchi) voleva far parte dello spettacolo. Ma è facile immaginare la faccia della sua cara mamma Lolette quando le comunicò che lasciava il posto sicuro in banca per una carriera tutta da costruire. Nei panni di presentatore in effetti Conti si trova davvero a proprio agio anche se l’anima del dj è rimasta per sempre nel suo Dna. E infatti arriva l’ingaggio in Rai a “Hit parade estate” mentre continua la gavetta negli spettacoli di piazza. Per uno di questi (“Cantagiovane”, 1986) come spalla comica propone a Capecchi un suo amico: Leonardo Pieraccioni. Naturalmente il progetto va avanti e con successo, come quello di “Succo d’arancia”, dove il cast è completato da Giorgio Panariello. Inizia l’era dei tre moschettieri. Nell’estate 1986 Conti conduce per la prima volta la finale regionale di Miss Toscana a Casciana, tre anni dopo scocca l’ora di un altro programma cult (“Vernice fresca”) che muove i primi passi dal Manila, discoteca di Campi Bisenzio. Conti ha allargato la sua squadra di comici e ci sono anche Niki Giustini e Andrea Cambi che purtroppo ci hanno lasciato troppo presto.
Il successo di “Vernice fresca” non passa inosservato. Nel 1993 Giancarlo Grottelli, direttore artistico della Bussola, inserisce lo show nel programma estivo del locale delle Focette ma nel contempo Carlo si cimenta anche nel parlare di calcio e di Fiorentina, la sua grande passione, nel programma “Stadium” presentato da Walter Santillo su Canale 10. Il rapporto con la Cecchi Gori Group sfocia in una decisione vincente che segna la svolta: la comicità toscana è un prodotto vincente e televisivo. Nasce il fenomeno “Aria fresca” (con Giorgio Panariello, Graziano Salvadori, Niki Giustini, Alessandro Paci, Katia Beni, Emanuela Aureli, Cristiano Militello e molti altri) su Telemontecarlo. La scelta del titolo è proprio di Carlo che motiva la sua intuizione: “Portiamo una ventata di freschezza nei rigidi schemi della Tv”. Aria fresca nel ‘95 e ‘96 porta alla Bussola per le registrazioni pullman di fans da tutta Italia: Conti fa il bravo presentatore e la spalla dei comici con i loro personaggi. Mario Maffucci, grande capostruttura Rai, vuole il gruppo toscano in Rai dove Carlo era già stato nel frattempo con programmi per ragazzi, “Big” su tutti. Nascono i programmi estivi “Su le mani”, “Va ora in onda” e “Cocco di mamma”. Carlo approda a Miss Italia che già conosceva per aver presentato selezioni e finale in Toscana e conduce “Miss Italia nel mondo” e le “Anteprime di Miss Italia”.
Poi “I raccomandati” l’era della conduzione delle 5 serate finali di Miss Italia, gli spettacoli teatrali come “Fratelli d’Italia” insieme agli amici di sempre Leonardo e Giorgio. L’incoronazione come nuovo Pippo Baudo arriva a Sanremo con le tre edizioni di grande successo dal 2015 al 2017. Ci sono anche i tanti format di successo di prima serata su Rai1 (“I migliori anni” su tutti) ma il cerchio si unisce ancora a Sanremo. Per Carlo la nuova investitura al Festival è l’ennesimo trionfo.