
Nel giorno dei 40 anni di ‘Desaparecido’, Piero Pelù fa un primo bilancio della sua consulenza artistica al TeatroDante Carlo Monni
Un teatro partecipato. Un luogo dove si fa cultura, ma soprattutto accogliente e inclusivo. È il TeatroDante Carlo Monni che, in attesa di presentare la nuova stagione, ha illustrato gli obiettivi nell’immediato. Confermando l’impegno a costruire una rete virtuosa fra il teatro stesso, i libri, le produzioni e la scuola. Un teatro, come annunciato dal consulente artistico Piero Pelù, che potrebbe anche cambiare nome. Lo dice nel giorno dei 40 anni da quello che è stato il primo album dei Litfiba, ‘Desaparecido’: "Da Dante Monni all’acronimo Da.Mo.", un’ulteriore apertura del nuovo corso della Fondazione Accademia dei Perseveranti diretta da Sandra Gesualdi. "Campi – dice la vicesindaca Federica Petti – sta portando una ventata di cultura di qualità, ma anche di umanità". La conferma, aggiunge il sindaco Andrea Tagliaferri, che "stiamo parlando di un teatro aperto ai cittadini di tutta l’area metropolitana". Alla direttrice Sandra Gesualdi (insieme a lei il presidente della Fondazione, Andrea Bacci) il compito di snocciolare i numeri dell’ultima stagione: "Numeri lusinghieri, frutto di dieci sold out su sedici spettacoli, 435 abbonamenti, 18 spettacoli fuori cartellone, 10.000 ingressi complessivi". E l’obiettivo di far diventare quello di Campi "un teatro di residenze, con un occhio di riguardo alle produzioni".
Guardando invece a cosa succederà nei prossimi mesi, la nuova campagna abbonamenti partirà a luglio: ancora top secret i nomi degli artisti che calcheranno il palco campigiano. La scuola di teatro, con 15 corsi e 214 iscritti, si conferma un punto di riferimento per chi ama avvicinarsi a questo mondo. ‘Noi e voi insieme per star bene’ è invece un progetto che vede una stretta collaborazione con la Pubblica Assistenza di Campi e si pone l’obiettivo di portare il teatro nelle Rsa. Prosegue anche ‘CaRa – Campi Racconta’, rassegna che unisce letteratura e teatro e che riprenderà il 28 aprile con Aldo Cazzullo e il suo ‘Il Dio dei nostri padri’, a cui seguiranno Cristina Manetti, Cinzia Pennati e Nadia Terranova. Fra i momenti più attesi ‘Luglio Bambino’, arrivato alla sua 31 esima edizione, mentre dal 4 al 7 settembre sarà la volta di ‘Settembre Bambina’ con spettacoli teatrali, laboratori creativi e artistici sotto il segno della multiculturalità. Che proseguirà con uno spazio dedicato al cinema grazie alla collaborazione con il ‘Festival dei popoli’ e la proiezione di alcuni documentari selezionati, una volta al mese, sui temi dei diritti umani, del lavoro e delle questioni di genere.