CHIARA OTTAVIANI
Cronaca

Caro libri, vince l’usato. Ma per essere in regola servono fino a 500 euro

Gli indirizzi umanistici costano di più, pesano i dizionari .

Caro libri, vince l’usato. Ma per essere in regola servono fino a 500 euro

Per gli indirizzi umanistici le cifre oscillano tra i 400 e i 500 euro

Si tramandano di anno in anno, e girano tra gli scaffali delle librerie, in attesa di un nuovo proprietario, è la sorte dei libri usati. Una tradizione antichissima che col tempo non si è affievolita, anzi, la prassi non cambia. Alla fine di ogni percorso scolastico giovani maturandi corrono a vendere i propri libri e lasciarsi alle spalle l’anno di fatiche. Passano il testimone ai ragazzi più piccoli, spesso accompagnati dalle mamme che, con lista alla mano, si preparano all’inizio della scuola. Sebbene la vendita dell’usato abbia resistito all’avvento di internet e degli spasmodici acquisti online, qualcosa è cambiato. "Non ci sono più le file chilometriche fuori dalla mia porta, quelle che ti facevano capire che settembre stava arrivando e la corsa ai libri non poteva più aspettare, oggi li prenotano online -racconta Stefano Simeoni, responsabile della libreria di Via Laura-. I social sono stati la svolta, i ragazzi vengono, vendono i libri e tornano a casa con un bel bottino, a volte anche 100 o 200 euro, poi fanno una storia su instagram, o lo condividono con gli amici ed il giorno dopo quasi tutta la classe è ansiosa di vendere". Libri che una volta facevano giri pindarici e viaggiavano tra le cartelle di dieci o venti studenti oggi non ci sono più, le nuove edizioni escono molto più spesso e i libri hanno una vita più breve, di media quattro o cinque anni, "dopodiché ce ne dobbiamo disfare". Per vendere, però, c’è sempre una sola regola: i libri devono essere presentabili, "quindi niente penna sulle pagine o troppi segni di evidenziatore".

Se tra i manuali usati quelli di filosofia, chimica e matematica sono tra i più ricercati, quelli di narrativa e letteratura tendono a comprarli nuovi. Perché? Un mistero che molti si pongono, forse legato alla percezione di valore o alla necessità di avere testi in perfette condizioni. Ma quanto costa prepararsi ad un anno scolastico? Non poco, e le spese cambiano da istituto a istituto.

"Per gli indirizzi umanistici le cifre oscillano tra i 400 e i 500 euro -spiega Simeoni-, a pesare sono i costi dei dizionari di greco e di latino, che difficilmente le persone hanno già in casa, dunque sono costretti a comprarli, tra i 100 e i 120 euro l’uno". Gli istituti scientifici comportano spese leggermente più basse, tra i 350 e i 400 euro, sebbene il costo di un libro di matematica si aggiri comunque intorno ai 45 euro. "Gli anni più critici e dispendiosi per le famiglie sono la prima media, la prima superiore, e la terza superiore, perché sono quelli in cui cambiano le materie, e quindi i manuali".

Ai libri poi bisogna aggiungere lo zaino, i quaderni e l’astuccio, "anche qui ci aggiriamo tra gli 80-100 euro, per avere il materiale al completo". Insomma dei costi importanti, che con l’usato si ammortizzano un po’. "Noi compriamo i libri al 30% del costo di copertina, e li rivendiamo scontati del 40%".