ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Lo stipendio c’è, ma a Firenze non basta. "Con 1.400 euro qui non si vive", lavoratori in fuga

L’emorragia riguarda i dipendenti di Comune, Regione e At. La causa? Affitti alti e costo della vita impossibile

Firenze, 27 dicembre 2023 – La fuga inarrestabile, un’emorragia che non si riesce a bloccare. Vivere a Firenze, per molti, è diventato impossibile. Le cause? Gli affitti insostenibili (quando si ha la fortuna di trovare un appartamento, anche in periferia), così come il costo della vita. Ne sanno qualcosa le amministrazioni pubbliche e Autolinee Toscane costretti a concedere bonus o a scorrere le graduatorie per poter sostituire coloro che, pur avendo vinto un concorso e avendo un contratto a tempo indeterminato, preferiscono licenziarsi e riavvicinarsi a casa.

Perché vivere con 1.400 euro al mese (quando va bene) comporta privazioni e sforzi titanici per arrivare a fine mese. In Palazzo Vecchio, ad esempio, l’emorragia riguarda circa il 20% degli assunti, per lo più provenienti da altre regioni italiane. All’ultimo concorso si sono presentati in 12mila per un centinaio di posti da coprire. Ma una volta vista la busta paga in tanti hanno risposto "no grazie". E ora, i dirigenti del Comune stanno facendo scorrere le graduatorie: "Siamo arrivati all’ottocentesima posizione e non sempre riceviamo una sì", fanno sapere da piazza della Signoria.

Stesso problema lo stanno riscontrando in Regione Toscana: molti laureati, così come tanti padri e madri di famiglia, "dopo i tre mesi di prova son tornati a vivere nelle proprie città natali, soprattutto nel sud Italia". Perché "mantenere una famiglia e vivere a Firenze non è conciliabile se ti ritrovi a dover pagare 600 euro per una stanza. Senza calcolare che devi anche fare la spesa per poter approntare una cena", la denuncia delle rsu.

L’emorragia dei dipendenti riguarda anche l’8% degli autisti di At, azienda che ha messo in piedi perfino un’Accademia per formare conducenti regalando loro una patente – quella per gli autobus – che costa circa 4mila euro. "Abbiamo provato anche a trovare un accordo con decine di proprietari di abitazioni per offrire un alloggio a chi proveniva da altre città fuori dalla Toscana, offrivamo dai 1.200 ai 1.300 euro al mese ma ci è stato risposto picche. Con la ripresa del turismo si preferisce mettere le case a reddito su Airbnb perché si guadagna anche il triplo". Va detto che l’Accademia continua a riscuotere successo: nel 2023 sono state organizzate 16 classi (400 partecipanti) e nel 2024 ne saranno 15. "Per fortuna molti dei partecipanti sono giovanissimi e fiorentini", che però vivono ancora in famiglia e quindi senza l’ansia dell’affitto o dei pasti.