La politica è d’accordo (con voto bipartisan in consiglio comunale) per la progressiva chiusura della struttura ma il centro di accoglienza straordinaria di San Pellegrino continua a far discutere. A finire nel mirino anche la gestione che nel corso degli anni ha visto alternarsi vari gestori passando per un commissariamento. Dal 16 dicembre dell’anno scorso la gestione è affidata a Valori Solidali Impresa Sociale, realtà creata dal Coordinamento delle Misericordie dell’Area Fiorentina che gestisce questo genere di strutture, su appalto della Prefettura di Firenze. Un’attività che, specifica lo stesso Coordinamento, "viene svolta nel pieno rispetto di quanto previsto dalla convenzione". Dopo una serie di gestioni travagliate da parte dei predecessori, l’obiettivo di Valori Solidali è ora di "riaffermare il proprio impegno nella creazione di un ambiente che favorisca la convivenza e l’integrazione". Partendo dal fare chiarezza sui numeri. "I migranti ospitati nel Cas sono 75 (non 82) e non sono “abbandonati a loro stessi”, come invece ha detto qualcuno nei giorni scorsi". La puntualizzazione del Coordinamento risponde proprio al documento con cui nei giorni scorsi il consiglio comunale di Firenzuola aveva chiesto la progressiva chiusura della struttura.
Gli ospiti, sottolinea ancora il Coordinamento, "sono inseriti in percorsi di formazione e integrazione, tra cui corsi di alfabetizzazione in lingua italiana e attività educative e sociali, per facilitare il loro inserimento nella comunità". Un altro tema sollevato dai residenti è il continuo turnover degli ospiti: "Il gestore risponde alle richieste di accoglienza che arrivano dalla Prefettura – chiariscono dalla Misericordia –: a fronte della necessità di aumentare l’accoglienza, utilizzando tutti i posti letto, lavoriamo per adeguare i numeri del personale presente nella struttura". E poi un messaggio che sembra indirizzato proprio agli abitanti in protesta: "La gestione del Cas è condotta con attenzione alle caratteristiche della zona e alle esigenze della popolazione locale, nel rispetto delle direttive della Prefettura. L’obiettivo è di coniugare accoglienza e sicurezza, garantendo un supporto adeguato ai migranti e al contempo tutelando la qualità della vita dei cittadini di San Pellegrino".
Altro punto cruciale: "L’assistenza sanitaria è garantita e non sottrae risorse alla comunità locale. Il medico che accede alla struttura non appartiene alla Asl, ma è un professionista privato pagato direttamente da Valori Solidali. Le visite mediche regolari sono necessarie per la salute degli ospiti, molti dei quali hanno affrontato viaggi difficili e in condizioni precarie, e la sicurezza sanitaria generale". Il Coordinamento delle Misericordie ribadisce poi la disponibilità a un dialogo aperto e collaborativo: "Siamo consapevoli delle preoccupazioni dei residenti e siamo pronti a organizzare iniziative che promuovano una maggiore integrazione tra i residenti e gli ospiti del Cas, con l’obiettivo di creare un clima di comprensione e rispetto reciproco. Siamo disponibili a collaborare con la Prefettura e con il Comune per adottare ogni misura utile a migliorare la situazione".
al.pis.